Ciclismo

Italia bersagliata dalla sfortuna. Che luglio da incubo! Nibali, Ferrari, il gol fantasma del Settebello. Zavorrati dalla Dea Bendata

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La sfortuna non è cieca ma ci vede benissimo e ha letteralmente bersagliato l’Italia nell’ultima settimana. La iella si è accanita contro il Bel Paese, tutto sembra essersi rivoltato contro gli azzurri nel mondo sportivo e abbiamo assistito a una serie di episodi davvero clamorosi che hanno minato le nostre certezze, che ci hanno frenato sul più bello e che ci hanno rovinato il cuore dell’estate. Gli ultimi sette giorni sono stati davvero da incubo, difficili da dimenticare: ripensarci fa malissimo ma è l’ennesima dimostrazione che la (mala)sorte indirizza inevitabilmente le prestazioni sul campo e spesso può condizionare un’intera carriera, può riscrivere gli albi d’oro e determinare l’esito di un evento.

Vincenzo Nibali vince purtroppo la palma d’oro della sfortuna, costretto a ritirarsi dal Tour de France per colpa di un tifoso esagitato. Lo Squalo è caduto sull’Alpe d’Huez dopo essere rimasto impigliato nella tracolla di una macchina fotografica, si è procurato una frattura vertebrale e lunedì dovrà operarsi: la speranza è quella di un pronto recupero, il siciliano vuole rimontare in sella al più presto per andare alla Vuelta e soprattutto essere competitivo ai Mondiali di Innsbruck, su un percorso durissimo perfettamente adatto alle sue caratteristiche. Il capitano della Bahrain Merida stava attraversando un momento di forma stellare, volava in salita e poteva puntare seriamente alla maglia gialla: a ripensarci viene tanta rabbia, il 33enne ora punterà tutto sulla rassegna iridata per consacrarsi.

Giovedì 19 luglio funesto ma nei giorni successivi non è certamente andata meglio. Domenica un altro durissimo colpo per tutti gli sportivi italiani: Sebastian Vettel stava guidando il GP di Germania, sembrava involarsi verso una comoda vittoria casalinga utile per allungare nella classifica del Mondiale F1 e invece arriva la pioggia che porta il tedesco della Ferrari a commettere un errore gravissimo e inatteso. Arriva così uno 0 pesantissimo, Lewis Hamilton trionfa e vola a +17 sul teutonico: una vera e propria mazzata che chiudeva un weekend iniziato nel peggiore dei modi.

Come sempre, però, non c’è limite al peggio e non c’è il due senza il tre. Ma questa volta più che sfortuna si tratta di un vero e proprio furto arbitrale, una rapina con scasso a tutti gli effetti: l’Italia è sotto 7-8 contro la Spagna nella semifinale degli Europei di pallanuoto, si gioca nella bolgia della Picornell e mancano una manciata di secondi alla fine quando Pietro Figlioli tira una bordata. Gol. Per tutti, non per l’arbitro. Il pallone è entrato nettamente in porta come dimostrano le immagini ma il fischietto non ci ha visto giusto, negato il pareggio e addio finale per il Settebello che si dovrà così accontentare di lottare per il bronzo. Quando tutto gira contro…

 





(foto Pier Colombo)

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