Karate
Karate, verso i Giochi Olimpici Giovanili: Rosario Ruggiero qualificato di diritto. Sarà l’unico azzurro della spedizione
Per vedere il karate alle Olimpiadi bisognerà aspettare ottobre, anche se saranno “solo” le Olimpiadi Giovanili. Per vedere una nutrita delegazione azzurra sul tatami, però, bisognerà probabilmente aspettare ancora due anni e le Olimpiadi di Tokyo.
Con una eccezione: Rosario Ruggiero. Per il karateka azzurro, infatti, la qualificazione è già certa essendo l’attuale leader del ranking mondiale dei -68 kg. Toccherà a lui essere l’alfiere e il pioniere della prima olimpica del karate italiano e tutto lascia presagire che non si farà intimidire e combatterà per una medaglia storica. Dello stesso avviso anche il coach azzurro Andrea Torre: “Crediamo che Rosario sia un eccellente atleta e potrà fare davvero bene, ma dopo che abbiamo constatato il livello degli avversari in questo fine settimana sappiamo che dovrà lavorare sodo per farsi trovare pronto”.
Il torneo di qualificazione olimpica giovanile di Umago, Croazia, si è chiuso ieri e nessuno dei cinque azzurrini impegnati nel kumite (unica specialità a Buenos Aires) è riuscito a centrare l’obiettivo minimo per la qualificazione: aggiudicarsi la finale di categoria in uno dei due giorni di gara.
Si è avvicinato Christian Morra (-61 kg), che arrivato fino ai quarti è stato fermato dal russo Mikhail Poimtesev per 5-3 il venerdì e uscendo definitivamente l’indomani perdendo di misura, 3-2, contro il kazako Olzhas Kulazhan.
Eliminazione al secondo turno per Cristian Zippoli (-68 kg) e Federica Cavallaro (- 59 kg), mentre per Asia Agus (-53 kg) l’eliminazione arriva già al primo turno.
Tra le azzurrine solo Pamela Bodei (+59 kg) riesce ad arrivare almeno al terzo turno, sconfitta però dalla turca Sezgin Kayra ccon un netto 2-0. Sabato, però, è costretta a cedere alla croata Greta Zorko Mia che vince per hantei il secondo incontro.
“La gara è stata di altissimo profilo, sia tecnico che agonistico”, ha commentato Torre, che poi ha aggiunto: “I nostri ragazzi potevano fare di più, ma obiettivamente i nostri avversari sono stati emotivamente più concentrati e tecnicamente più bravi. Tante Nazioni stanno lavorando in prospettiva, investendo tantissimo come ad esempio la Russia. Facendo un’analisi dei podi poi vediamo sugli scudi Giappone (6 qualificati a Buenos Aires su 6 in gara) Iran, Russia, Marocco, ma anche individualità forti dalla Thailandia, Arabia Saudita, Ucraina, Portorico…Dall’altro lato abbiamo visto Paesi come Francia e Spagna che con il sistema di qualificazione diretta non avranno nessuno in Argentina”.
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Foto: Fijlkam