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Mondiali Russia 2018: clamoroso, Spagna-Russia 4-5 dopo i rigori. Akinfeev elimina le Furie Rosse, una nazione in festa

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Clamorosa sorpresa nel terzo ottavo di finale dei Mondiali di calcio di Russia 2018. Allo stadio ‘Luzhniki’ di Mosca i campioni del mondo del 2010 della Spagna, nettamente favoriti, vengono sconfitti ai rigori dai padroni di casa russi (1-1 dopo i tempi regolamentari, 5-4 dopo i penalty). Un intero Paese in festa: le Furie Rosse, tra le più attese in chiave successo finale, devono arrendersi al termine di un match davvero molto teso, giocato male e privo di emozioni. Il grande protagonista è il portiere russo Igor Akinfeev che si esalta sui penalty, ne para due e porta al trionfo i suoi.

Cambi a sorpresa nelle formazioni titolari per entrambi gli allenatori: la Russia tiene in panchina Cheryshev, fino ad oggi la stella della squadra di casa nella manifestazione, mentre ancor più clamoroso l’undici iberico senza Andrés Iniesta. Partono bene gli iberici che al 12′ sono già in vantaggio: da calcio piazzato la palla arriva al centro e nel contrasto tra Ignashevich e Sergio Ramos la palla sbatte addosso al russo che, con un tocco davvero molto sfortunato, la mette nella propria porta. La Spagna continua a spingere, ma si limita ad un possesso palla sterile, senza andare in verticale. La Russia si chiude tutta dietro in attesa di ripartenze. Il grande protagonista è Dzyuba: la punta russa fa salire la squadra con ottime sponde e crea l’opportunità per il pareggio al 40′. Calcio d’angolo, ottimo stacco di testa del 22 che colpisce in pieno il braccio di Piqué: l’arbitro fischia subito calcio di rigore, il check del VAR conferma. Si presenta proprio Dzyuba dal dischetto che è freddissimo e non sbaglia. 

Ritmi davvero blandi nella ripresa: non ci sono, almeno per una ventina di minuti, davvero opportunità per nessuna delle compagini. Girandola di cambi per entrambe le squadre, entrano le stelle Cheryshev ed Iniesta. La Spagna continua a far possesso palla senza riuscire a colpire. L’opportunità giusta si presenta per le Furie Rosse all’85’, proprio sui piedi di Iniesta: tiro da fuori del centrocampista del Barcellona intercettato da Akinfeev, sulla respinta ci prova il neo entrato Iago Aspas ma il portiere russo risponde presente. Non cambia più nulla: si va ai supplementari. 

Accade poco nel primo supplementare, il canovaccio tattico è sempre lo stesso: la Spagna continua a passarsi palla, la Russia si rintana, con pochissime energie residue, nella propria area di rigore. Viene sfruttata la nuova regola del quarto cambio durante l’extra time: esce Asensio ed entra Rodrigo. Ed è proprio la punta del Valencia, al termine di una cavalcata meravigliosa, a trovare l’occasione più importante: si trova davanti ad Akinfeev, ma il portiere russo si salva alla grande. Il colpo di scena potrebbe arrivare al 115′, con Sergio Ramos che finisce a terra su una palla messa in mezzo all’area russa: tutti gli spagnoli a protestare, l’arbitro parla con il VAR e decide di lasciar giocare. Ultimi assalti, non cambia il risultato: tempo di rigori.

Non sbagliano Iniesta, Smolov, Pique ed Ignasievich. L’errore però c’è nella terza serie, ed è quello gravissimo di Koke, con Akinfeev che intuisce e porta in vantaggio i suoi. I russi sono dei cecchini, sotto pressione Iago Aspas viene fermato per l’ennesima volta da un Akinfeev strepitoso: nazionale di casa in festa, Spagna eliminata agli ottavi di finale. 




gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Alizada Studios / Shutterstock.com

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