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Moto3, GP Germania 2018: inizia un nuovo campionato al Sachsenring. Marco Bezzecchi ora deve inseguire

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È una Moto3 con uno scenario completamente diverso quella che si presenta al Sachsenring, ultima tappa del Motomondiale prima del rompete le righe e della pausa estiva. Marco Bezzecchi non è più il leader del Mondiale, conseguenza della rovinosa caduta nell’ultimo giro ad Assen, ancor più dolorosa perché la vittoria è andata a Jorge Martin, tornato prepotentemente davanti a tutti.

Quello dell’Olanda è stato uno zero grave per Bezzecchi, per diversi motivi. In primis, chiaramente, per il fatto di non portare a casa nemmeno un punticino a fronte del bottino pieno di Martin, rivale diretto; in secondo luogo, perché Marco si presentava ad Assen con un discreto vantaggio rispetto ai suoi rivali e con la conseguente consapevolezza di giocarsi qualcosa di veramente importante. Aspetto che potrebbe aver pesato, chi può dirlo, fatto sta che quella caduta ha ora capovolto lo scenario. La pressione era tutta per Martin prima di quella gara, reduce da tre zero in quattro GP; ora è tutta sulle spalle di Bezzecchi, chiamato a riscattarsi e rilanciare la sua corsa iridata.

Quello di Martin ad Assen è stato un successo di grande importanza, per velocità e gestione della corsa. Lo spagnolo è forse il pilota più maturo tra i ragazzi della Moto3 (e non è un caso che il prossimo anno è già sicuro di correre in Moto2 con KTM), perché sul catino olandese ha saputo scegliere il momento giusto, quando i suoi avversari si stavano studiando e controllando, per scappare e prendere quel tanto che bastava per vincere e ritornare primo nella classifica iridata.

Gli occhi in Germania saranno principalmente per Martin e Bezzecchi, ma, ovviamente, non sarà una lotta a due, né la gara né la lotta per il titolo. L’obiettivo di Fabio Di Giannantonio ed Enea Bastianini è quello di accorciare sui primi due. Per il primo, unico pilota del lotto sempre a punti quest’anno, non è un periodo positivissimo, reduce da un 7° e un 9° posto, al contrario del suo connazionale, che ad Assen è salito sul podio riuscendo a dare continuità alla vittoria di Barcellona. Anche lo spagnolo Aron Canet conserva ancora qualche speranza di rilanciarsi verso la vetta. Poi ci sono gli outsider, da tenere d’occhio per la gara. Dall’argentino Gabriel Rodrigo, al britannico John McPhee, passando, perché no, per gli italiani Lorenzo Dalla Porta, Niccolò Antonelli e per i ragazzi del team Sky.

 





 

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alessandro.tarallo@osport.it

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