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MotoGP, Luca Marini non è più il “fratello di Valentino Rossi”. Un pilota in costante ascesa

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La domenica del Sachsenring (Germania) non è stata solo una buona giornata per Valentino Rossi, secondo su una Yamaha tutt’altro che perfetta alle spalle di Marc Marquez, ma anche per un ragazzo riconosciuto come il fratellino di…

Ci riferiamo a Luca Marini che ieri, in sella alla Kalex del Team VR46, ha colto il suo primo podio (terzo) nel Mondiale della media cilindrata, esibendo grinta e tanta voglia di arrivare. Una gara sugli scudi quella di Marini, partito deciso e pronto a lottare dopo il secondo tempo ottenuto nelle qualifiche. Il tortuoso circuito teutonico ha esaltato le qualità di guida del centauro italiano e la battaglia con con il sudafricano Brad Binder e lo spagnolo Joan Mir è stata emozionante.

Lo Sky Racing Team VR46, teso anche per le sorti di Francesco “Pecco” Bagnaia in lizza per il titolo e finito nelle retrovie dopo aver evitato miracolosamente un Mattia Pasini finito in terra in uscita dall’ultima curva, ha potuto godersi la prestazione dell’altro alfiere che ha portato punti importanti, dando prova di non essere lì solo per il rapporto di parentela citato. La velocità c’è e sta crescendo di gara in gara. Un fattore che potrà essere anche utile alla squadra.

Bagnaia, infatti, 12° e protagonista di una rimonta fantastica, ha bisogno di un compagno di team in grado di stimolarlo dal punto di vista della competizione e nello stesso tempo portare al limite la moto, in funzione dello sviluppo della stessa. Tuttavia, la gara di ieri ci ha fatto capire che Marini è un pilota valido, al di là della sua carta di identità, e può farsi un nome a prescindere da chi sia il suo illustre fratello maggiore.

 

 




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