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Nuoto di fondo, Europei 2018: i convocati dell’Italia. Ci sono tutte le stelle, da Bruni a Ruffini

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Dall’8 al 12 agosto, al Lago Loch Lomond -Trossachs National Park, a circa 30 chilometri da Glasgow, saranno in scena gli Europei di nuoto di fondo. Appuntamento importante anche in chiave Italia: la nazionale delle acque libere ha sempre portato tantissime medaglie a livello continentale per il Bel Paese. Saranno tredici gli azzurri protagonisti in terra scozzese: annunciate oggi le convocazioni.

Questi i convocati: 

Matteo Furlan (Fiamme Oro/CC Aniene)
Marcello Guidi (RN Cagliari)
Andrea Manzi (Fiamme Oro/CC Napoli)
Alessio Occhipinti (CC Aniene)
Simone Ruffini (Fiamme Oro/CC Aniene)
Mario Sanzullo (Fiamme Oro/CC Napoli)
Pasquale Sanzullo (CC Aniene)
Arianna Bridi (Esercito/RN Trento)
Rachele Bruni (Esercito/Unicusano Aurelia Nuoto)
Martina De Memme (Esercito/Nuoto Livorno)
Giulia Gabbrielleschi (Fiamme Oro/Nuotatori Pistoiesi)
Martina Grimaldi (Fiamme Oro/Uisp Bologna)
Aurora Ponselè (Fiamme Oro/CC Aniene)

“Arriviamo a Glasgow dopo aver diviso la squadra su tre campi d’allenamento tra Valle d’Aosta, Roma e Piombino. Tutti hanno lavorato bene e senza alcun problema fisico con i rispettivi tecnici. Dalla Nazionale di fondo ci si aspetta sempre molto e sono convinto che anche questa volta non deluderemo le attese. I big, come Ruffini, Furlan, Bridi, Bruni e la recuperata Grimaldi rappresentano una garanzia. Sono anche curioso di vedere i giovani: Manzi è chiamato al definitivo salto di qualità; Guidi e Occhipinti sono due battaglieri, due che amano la competizione e sarranno in Scozia soprattutto per fare esperienza; De Memme vediamo come reagirà alla prima manifestazione internazionale di alto livello in acque libere. Del gruppo storico manca solo Vanelli, ma certamente lo recupereremo dopo un anno difficile e in cui ha avuto tanti piccoli problemi. Mi preoccupano un po’ le condizioni di gara che troveremo a Glasgow perché le mute non sono ancora del tutto performanti: sicuramente aiuteranno nel galleggiamento, ma con un dispendio maggiore d’energia nella nuotata; almeno permetteranno di gareggiare in situazioni estreme. Il freddo temo che possa essere un fattore determinante, sfavorendo il livello tecnico, premiando chi è mentalmente più forte” le parole del dt Massimo Giuliani alla FIN.

  





gianluca.bruno@oasport.it

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