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Nuoto
Nuoto, Europei juniores 2018: tante medaglie per l’Italia ma manca l’acuto. In evidenza Burdisso, Calloni e Salin
Gli Europei juniores di nuoto ad Helsinki (Finlandia) sono andati in archivio e l’Italia conclude con un buon bottino di medaglie (15) a cui però è mancato l’acuto. Il Bel Paese ha ottenuto, infatti, 4 argenti ed 11 bronzi ed è chiaro che in sede di bilancio questo dato va considerato ma non ha il sapore della condanna ma è uno stimolo per continuare a lavorare.
Le note liete non sono mancate. Tra i mezzofondisti dello stile libero Johannes Calloni e Giulia Salin si sono messi in evidenza cogliendo cinque bronzi: due terzi posti per la giovane classe 2002 negli 800-1500 stile libero e tre terzi posti per Calloni nei 400-800-1500 stile libero. Dal punto di vista cronometrico c’è ancora molto da fare, ma si tratta di atleti su cui si può investire per il futuro, facendoli crescere bracciata dopo bracciata.
Tra gli attesi Federico Burdisso ha fatto il suo. Pur non avendo preparato al 100% (si suppone) questa rassegna, pensando a quella assoluta di Glasgow tra circa un mese, il 17enne nostrano ha portato a casa uno splendido argento nei 200 farfalla, firmando il nuovo primato italiano juniores (1’56″40), e ha colto il bronzo nei 100 metri. Un atleta di sicuro avvenire che deve ancora strutturarsi a dovere dal punto di vista fisico ma che ha tutto per emergere anche a livello seniores.
In evidenza poi il ranista Alessandro Fusco e la dorsista Giulia D’Innocenzo. Il 18enne piemontese, tesserato per Swimming Club Alessandria e allenato da Gianluca Sacchi, è stato splendido argento con il primato personale di 1’01”90 (prec 1’02”17) nei 100 rana, dopo aver fatto vedere ottime cose anche nei 200 metri, pur non andando a medaglia. Per la 17enne di Roma, seguita da Sandro Signori, è arrivata una doppietta di bronzo caratterizzata dal nuovo record italiano juniores di 1’01”08 (29”89 ai 50 metri) nei 100 dorso, migliorando di 52 centesimi l’1’01”24 siglato da Tania Quaglieri nel 2016 al Sette Colli e balzando dal quattordicesimo all’ottavo posto tra le performer italiana. Un crono anche per questo considerevole.
Un po’ al di sotto delle attese Thomas Ceccon, da cui ci si sarebbe aspettati qualcosa di meglio. Tuttavia, il ragazzo classe 2001 probabilmente ha incentrato il proprio programma sugli Europei in Scozia e quindi, si spera, di vedere la sua miglior versione nella competizione “dei grandi“.
Foto: OASport
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