Nuoto
Nuoto, Europei Juniores Helsinki 2018. L’Italnuoto chiude con un pokerissimo di medaglie ma l’oro non arriva!
Pokerissimo di medaglie nell’ultima giornata ma manca l’oro all’Italnuoto juniores che torna dall’Europeo giovanile di Helsinki senza vittorie e con tanti risultati di prestigio e 15 podi (4 argenti e 11 bronzi) che fanno ben sperare per il futuro. Bisogna tenere conto che molti degli atleti medagliati (e convocati) non erano all’ultimo anno di partecipazione agli Eurojuniores e dunque potranno ancora prendersi altre soddisfazioni a livello giovanile, in attesa del salto (per alcuni già avvenuto) verso la categoria assoluta.
Quattro medaglie individuali e una in staffetta impreziosiscono l’ultima giornata azzurra dell’Eurojuniores di Helsinki: due argenti e tre bronzi pesanti per la squadra azzurra. La medaglia del riscatto è quella firmata dal ranista Alessandro Fusco, uscito con le ossa rotte dai 200 rana, gara in cui aveva ottenuto il miglior tempo in semifinale e che lo aveva visto soltanto al quinto posto in finale con una prestazione lontana dai suoi best.
Nei 100 rana la musica cambia e Fusco stavolta mantiene le aspettative della vigilia giocandosi la vittoria fino alla fine. Il campione d’Europa è il russo Gerasimenko che parte forte (tocco a 28”61 contro i 29”10 di Fusco ai 50) e proprio nella prima parte costruisce il suo successo resistendo al ritorno dell’azzurro nella seconda vasca. Gerasimenko vince in 1’01”36, Fusco è secondo a 1’01”90, terzo il polacco Kalusowski con 1’02”10.
La sorpresa ha il nome e cognome di Roberta Circi: la sedicenne romana, che si era ripetutamente messa in evidenza nei vari campionati nazionali giovanili, tira fuori dal cappello a cilindro una splendida medaglia d’argento nei 200 misti, andando ad incrementare la batteria delle specialiste dei misti che sta crescendo in azzurro negli ultimi anni. Roberta Circi è entrata in finale con l’ottavo crono (2’16”82) ma ha approfittato di una finale combattutissima per conquistare un risultato prestigioso. In realtà, rispetto alle batterie, non si è migliorata di moltissimo, chiudendo a 2’16”27 ma le sue avversarie hanno fatto peggio: tutte tranne Anastasia Sorokiina che ha dominato la gara in 2’14”38. Terzo posto per l’ungherese Ajna Kesely in 2’16”39, squalifica per l’israeliana Gorbenko che aveva chiuso al secondo posto.
Federico Burdisso conquista la sua seconda medaglia individuale a Helsinki con un buon 100 farfalla che gli frutta il bronzo. L’azzurro non ripete l’exploit del Settecolli quando era riuscito a scendere sotto i 52” e chiude comunque terzo in 52”88 alle spalle del fenomeno ungherese Kristof Milak (due ori anche oggi per lui) in 51”78, seconda piazza per il russo Miakov in 52”38.
La quarta medaglia individuale della giornata azzurra porta la firma di Giulia D’Innocenzo che si conferma fra le grandi del dorso in Europa chiudendo terza nella finale dei 100 e bissando il bronzo conquistato nei 50 (nei 200 si è dovuta accontentare della settima piazza). Gara lineare per D’Innocenza, terza a metà gara in 29”89 e terza al traguardo con 1’01”08. Gara dominata dalla russa Daria Vaskina con un grande 59”90 davanti alla compagna Avdeeva (1’00”39).
L’ultima gara del programma porta la quinta medaglia di giornata alla squadra azzurra. E’ ancora un bronzo e lo conquistano Ceccon, Fusco, Burdisso e Zorzetto nella 4×100 mista maschile. Azzurri sempre secondi alle spalle della Russia, dominatrice assoluta degli Europei e anche della gara conclusiva in 3’35”58, ma nel finale la beffa con il sorpasso della Germania che chiude al secondo posto in 3’19”16. Italia terza in 3’39”28.
Niente podio, invece, nei 50 stile libero uomini dove c’erano due azzurri in finale, Thomas Ceccon e Pierpaolo Veller che si sono dovuti accontentare delle posizioni di rincalzo dopo aver comunque centrato una finale tutt’altro che scontata. Vittoria per lo svedese Seeliger in 22”27, seconda piazza per il russo Kolesnikov (22”61), terzo il britannico Burras (22”69). Veller ha chiuso sesto in 22”76, Ceccon settimo in 22”87.
Ottavo posto per Pietro Paolo Sarpe nei 400 misti. L’italiano ha concluso la finale in 4’28”61. La vittoria è andata al russo Maksim Stupin in 4’16”79 davanti al greco Papastamos, argento e al britannico Dean, bronzo.
Nemmeno dalla 4×200 stile libero juniores arrivano buone notizie per la specialità in prospettiva Europei assoluti per l’Italia. Le azzurre Mascolo, Guerrato, Pesole e Masciopinto chiudono all’ottavo e ultimo posto la finale chiudendo in 8’16”38. Vittoria per l’Ungheria in 8’02”24, che ha battuto in volata la Germania (8’02”38), terza piazza per la Russia (8’05”87).
Tre le finali dove non c’erano azzurri al via. Nei 50 farfalla libero donne uscita di scena in semifinale per Katia Asprissi (27”63) e Helena Biasibetti (27”36) e vittoria per la bielorussa Shkurdai in 26”44, argento per la tedesca Tobehn e bronzo per la turca Ozkan. Nei 200 stile libero uomini l’ungherese Milak si conferma uno degli uomini del campionato vincendo in 1’47”19 davanti all’israeliano Loktev, argento e allo svedese Hanson, bronzo. Trionfo lituano, con tanti riferimenti ad un passato nemmeno troppo lontano, nei 100 rana donne con Kotryna Teterevkova che cerca di emulare la più famosa connazionale Meilutyte vincendo in 1’08”03, argento per la russa Makarova, bronzo per la tedesca Elendt.
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