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Nuoto, Trofeo Settecolli 2018: finali. Panziera e Cusinato a passo di record, Paltrinieri passeggia nei 1500 stile libero
Terza ed giornata di finali presso il Foro Italico di Roma (Italia), valida per il Trofeo Settecolli 2018, e le emozioni non sono mancate. Andiamo a raccontarvi quanto accaduto in vasca, con particolare attenzione ai colori azzurri.
Lo si era capito già da qualche tempo che Margherita Panziera era un’atleta in evoluzione. Sarà stata la medaglia nella rassegna continentale di Copenhagen (Danimarca), oppure le vittorie negli Assoluti di Riccione 2018, ma l’azzurra è una nuotatrice di sicuro affidamento. La finale dei 200 dorso donne è stato un assolo della ragazza di Montebelluna e, dopo il record italiano delle due vasche di ieri, è arrivato quello delle quattro in 2’07″16, sbriciolando letteralmente il limite nazionale che apparteneva ad Alessia Filippi (2’08″03). Una prestazione di livello internazionale che candida la nostra portacolori ad un ruolo da protagonista ai prossimi Europei a Glasgow (3-9 agosto). Per la cronaca, la Panziera ha preceduto le due britanniche Jessica Fullalove (2’11″16) e Katherine Greenslade (2’12″23). Sul versante maschile il successo va all’ungherese Adam Telegedy (1’58″17), con 70 centesimi di vantaggio su Christopher Ciccarese (1’58″17) ed il britannico Luke Greenbank (1’59″05).
Fuochì d’artificio nei 50 farfalla uomini. Andriy Govorov stabilisce il nuovo primato del mondo come era stato annunciato alla vigilia. L’ucraino ha fatto segnare il crono di 22″27, migliorando il precedente limite dello spagnolo Rafael Munoz Perez (22″43), aprendo letteralmente le acque della piscina italiana. Alle sue spalle troviamo il campione britannico Benjamin Proud (22″93) e l’olandese Mathys Goosen (23″55). Il migliore degli italiani è stato Daniele D’Angelo in 23″57.
200 farfalla donne che parlano decisamente ungherese con Boglarka Kapas che si impone in 2’07″57 davanti alla connazionale Liliana Szilagyi (2’08″01). Sul terzo gradino del podio troviamo la britannica Alys Thomas (2’08″26). Alessia Polieri è quarta in 2’10″86. Italia protagonista nei 200 rana uomini con Luca Pizzini (2’09″34) a precedere la “foca” teutonica Marco Koch (2’09″45) e l’olandese Arno Kamminga (2’09″86), che si era già messo in evidenza nei 100 metri. Molto positiva la prova di Pizzini.
Nei 200 rana femminili è Yuliya Efimova a regalarsi un’altra prestazione di livello mondiale: 2’20″72 per la campionessa russa, dominatrice incontrastata della distanza. Sul podio le due britanniche Molly Renshaw (2’25″66) e Chlow Tutton (2’25″97). Quarta la nostra Francesca Fangio (2’26″40).
200 stile libero uomini monopolizzato dai brasiliani: vittoria per Altamir Melo Luiz (1’46″84) con lo stesso tempo del connazionale Fernando Santos. Un riscontro davvero notevole per entrambi davanti al nostro Filippo Megli (1’47″58), che si toglie la soddisfazione di precedere un grande atleta come il britannico James Guy (1’47″98). Nelle quattro vasche femminili, successo per l’olandese Femke Heemskerk (1’56″39) davanti al duo verdeoro Manuella Lyrio (1’57″99)/Larissa Oliveira (1’58″55). Simona Quadarella, su una distanza non sua, ottiene il quinto posto in 2’00″30.
La vasca del Foro Italico esalta ancora una volta Ilaria Cusinato. L’azzurra ha ottenuto il primato italiano in 2’10″92, bravissima a distribuire lo sforzo nei quattro stili, e ad ottenere un tempo inferiore al 2’11″25 di Alessia Filippi. Cusinato che ha battuto la russa Efimova (2’11″89) e la svizzera Maria Ugolkova (2’12″19), venendo fuori nella frazione a rana e poi chiudendo ottimamente nello stile libero. E’ invece David Verraszto il vincitore dei 200 misti uomini in 1’59″65, battendo Max Litchfield (1’59″68) e Giovanni Sorriso (2’00″82).
Infine la chiosa di Gregorio Paltrinieri nei suoi 1500 stile libero vinti dal carpigiano in un “comodo” 14’49″32 davanti a Domenico Acerenza (15’00″85) e al brasiliano Guilherme Costa 15’07″33. Un assolo per Greg che senza forzare eccessivamente si è portato a casa la vittoria, guardando già alla rassegna continentale di Glasgow.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: OASport
ghost
2 Luglio 2018 at 09:16
a farfalla e/o stile libero non dimenticate l’inserimento in squadra di Condorelli, che per ora vanta personali migliori di tutti i nostri giovani (che spero diventino tutti dei fenomeni, ma su cui non scommetterei “in gruppo”).
su Cusinato, invece, rimango perplesso quando continuano a dire (lei per prima) che i 200 misti sono la “sua gara”. a me sembra molto più promettente in prospettiva mondiale/olimpica quello che ha fatto sui 400 (sempre che lo confermi in futturo).
ale sandro
2 Luglio 2018 at 09:38
Assolutamente d’accordo con te sulla Cusinato, mi sembra sia già ora nei 400 misti in grado di fare prestazioni almeno da finale mondiale e olimpica, e non solo poter ambire alla medaglia europea.
Ma non mi stupisce che alcuni atleti e atlete portino avanti delle loro convinzioni, che poi i tempi non sembrano confermare, mentre nella gara che “non avevo neanche preparato” arrivi il gran tempo. Alcune se ne accorgono dopo i 25 anni quale sia la loro gara con maggiore potenziale, altre ancora sembrano non capirlo nemmeno vedendo i tempi…
Su Condorelli aspetterei il prossimo anno con la conferma del passaggio definitivo all’Italia.
Sarò malfidato ma anche per la mista se non si fa una seria programmazione dell’attività degli atleti, e si continua soprattutto con i giovani a far fare in meno di due mesi: Settecolli, Eurojunior, Mondiale(o Europeo) e magari pure il Mondiale Junior o l’Universiade , invece di puntare bene soprattutto sulla competizione senior più importante, di chiacchere in prospettiva ce ne saranno ancora molte.
E altri atleti rimarranno ai box, dopo la spremitura.
ale sandro
2 Luglio 2018 at 08:28
Riguardo le staffette miste a stile libero vale la questione onde che porta a schierare prima i due uomini e le due donne a chiudere per evitare loro delle difficoltà.
Ma nella mista mista non è per niente così, si va avanti a convenienza cronometrica a seconda del valore dell’uomo o donna in quel determinato stile.
Al mondiale dello scorso anno in finale più della metà della nazionali ha gareggiato con una donna nelle prime due frazioni,e gli Usa hanno vinto l’oro con record del mondo, con la King a rana a nuotare in 1’04 e Dressel a delfino sotto i 50 ,e la Manuel a chiudere. Il Canada pure sul podio partendo con la dorsista Masse in 58 basso.
E così altre nazioni tutte finite davanti all’Italia.
Azzurri che al momento effettivamente hanno convenienza a nuotare con il dorsista e il ranista, a meno che non ci siano cambiamenti clamorosi che a seconda delle interpreti potrebbero essere molto interessanti, ma al momento sembrano più fantascienza che altro.
I risultati del Settecolli , anche di Panziera e Cusinato bravissime anche oggi, vanno ovviamente ripetuti tra un mese, altrimenti si parla sempre per ipotesi e prospettive e al dunque ci si ritrova con poco in mano.
Anche se Cusinato mi sembra molto continua e meritevole di fiducia.
Se parliamo di staffette miste al femminile e al maschile, quest’ultima deve necessariamente sperare in una conferma positiva dei dorsisti, che in stagione , tolto Ceccon sotto i 54″, non hanno a mio parere particolarmente brillato.
Sui nomi dei quattro vedremo, tutto porta a pensare che saranno proprio quelli ipotizzati, però se si vuole ambire a qualcosa di importante bisogna continuare a crescere costantemente, possibilmente stando bene di salute , visto che uno dei quattro lo si rivedrà il prossimo anno.
Miressi in ogni caso mi sembra quello che in questo tipo di distanza , e anche di specialità,abbia già dato più di una conferma.
ste86
1 Luglio 2018 at 23:36
Nelle staffette miste ormai tutte le nazioni schierano nelle prime due frazioni gli uomini e nelle ultime due le donne: schierare una donna in una delle due frazioni significherebbe nuotare le ultime due da dietro in mezzo alle onde.
E’ solo un gioco, perchè in due anni può succedere di tutto, ma un’ipotetica formazione italiana della mista mista potrebbe essere Ceccon Martinenghi Di Liddo Pellegrini.
Ma a me, in previsione Rio, la staffetta che stuzzica di più è la mista maschile: Ceccon Martinenghi Burdisso Miressi, se tutti confermano le previsioni sul loro talento, è una formazione che ci può fare divertire, diciamo così.
Fabio90
2 Luglio 2018 at 01:06
Due anni sono tanti…ma anche pochi..la tua ipotesi di sraffetta mista uomini mi sembra troppo giovane…devono scavalcare sabbioni scozzoli codia …cosa puo succedere…ma non scontata..mi sembra piu un ipotesi bella per parigi 2024..poi qualcuno tipo miressi potrebbe gia nel 2020..a me stuzzica anche panziera castiglioni bianchi pellegrini…avevamo deficit nel dorso dove spesso mettevamo zofkova..ora avremo la primatista italiana
Giandomenico Tiseo
2 Luglio 2018 at 07:35
C’è da dire che Ceccon si è già imposto su Sabbioni nella finale dei 100 dorso agli Assoluti di Riccione, abbattendo il muro dei 54″ (53″94 per l’esattezza) ed ha ancora tanti margini di miglioramento, dal punto di vista fisico. Ciò potrebbe essere da stimolo per lo stesso dorsista romagnolo. Martinenghi, in forma, ha già fatto meglio di Scozzoli e detiene lui il primato italiano assoluto dei 100 rana in 59″01. Burdisso è un classe 2001 e, forse, vale il discorso che tu hai fatto ma vista la costante crescita ed il 51″73 del Settecolli ci si può pensare. Miressi è già una realtà ed il 48″25 parla chiaro.
ste86
2 Luglio 2018 at 08:50
Giandomenico, hai anticipato quella che sarebbe stata la mia replica.
In particolare per quanto riguarda Ceccon, ha ampi margini a mio parere (di muscoli per ora se ne vedono ben pochi), ma grazie a un talento naturale ha già fatto segnare tempi molto interessanti nel dorso, non mi stupirei se già ai prossimi europei avvicinasse il record italiano di Sabbioni che, al contrario complici alcuni problemi fisici sembra abbastanza fermo come crescita.
Ceccon che, dichiarazione dal Sette Colli, dal prossimo anno introdurrà 100 e 200 sl.
Di Martinenghi ha già detto tutto tu. Burdisso è forse dei quattro staffettisti ideali per Tokyo quello meno sicuro, ma al Sette Colli ha già fatto segnare un tempo competitivo nella farfalla e i due anni che ci separano alle Olimpiadi sicuramente sono più a favore di un giovano come Burdisso (che non può che migliorare) piuttosto che alla coppia Codia/Rivolta (i quali non hanno l’età dalla loro parte e forse hanno già raggiunto il loro limite).
MarcoB
1 Luglio 2018 at 21:50
Ottime prestazioni da parte delle donne. Con il tempo di oggi Margherita Panziera avrebbe vinto la medaglia di bronzo a Rio 2016 e Ilaria Cusinato ottenuto 2 finali olimpiche con i due super tempi nei misti. Degno di nota anche il tempo della Di Liddo che con il record della Panziera sui 100, la soliditá della Castiglioni e un campionessa come la Pellegrini a stile libero vanno a formare una staffetta mista femminile molto competitiva. Guardando a Tokyo 2020 sarà introdotta la 4×100 mista mista e ipotizzo una formazione Panziera Martinenghi Di liddo Miressi oppure Codia e Pellegrini al posto di Di Liddo e Miressi non male…