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Scherma, Mondiali 2018: Italia vicina alla vittoria del medagliere. Corea del Sud e Stati Uniti insidiano il primato azzurro

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I Mondiali di scherma a Wuxi stanno avvicinandosi alla loro fine. Manca una sola giornata al termine della rassegna iridata cinese e l’Italia ha ampie possibilità di vincere il medagliere complessivo. Inoltre la squadra azzurra è pienamente in corsa per eguagliare il numero di ori vinti lo scorso anno a Lipsia, quando i piazzamenti sul gradino più alto del podio furono quattro.

Purtroppo gli ori a Wuxi restano ancora tre, visto che oggi è arrivato il secondo argento consecutivo di questo Mondiale cinese. Dopo gli sciabolatori, è toccato alle fiorettiste che sono state sconfitte in finale dagli Stati Uniti. Una vittoria a sorpresa quella delle americane, al loro primo titolo iridato della storia, che lascia anche tanti rimpianti in casa Italia con le azzurre che non sono mai riuscite ad entrare in ritmo gara.
Va detto sinceramente che questa è una finale che l’Italia doveva vincere e resta il rammarico per un oro perso che avrebbe dato la quasi matematica certezza della vittoria del medagliere. Adesso i rivali della selezione del Bel Paese sono solo due: Corea del Sud e Stati Uniti, che seguono entrambe ad un oro di distanza.

La sconfitta degli asiatici nella finale della spada maschile ha sicuramente fatto un favore all’Italia, che resta a distanza di sicurezza di una nazione che non ha quartetti imbattibili nelle due prove che restano, quella di fioretto maschile e sciabola femminile. Squadre insidiose e che possono ambire al podio, ma è davvero difficile ipotizzare che la Corea vince anche un solo oro e che l’Italia faccia zero medaglie domani.

Nel fioretto maschile gli Stati Uniti sono la nazionale da battere e dunque possono raggiungere quota tre ori e a quel punto diventa decisiva la prova di sciabola femminile, con Italia e Usa che potrebbero anche ritrovarsi contro in semifinale in caso di successo di entrambe ai quarti di finale, ma le americane sfidano la favorita Russia.

Ovviamente tutto dipenderà dall’Italia, che può davvero vincere anche entrambe le due gare. Le sciabolatrici si presentano da campionesse in carica, da numero uno del ranking e sicuramente hanno il grande desiderio di cancellare le prestazioni degli Europei e quella dell’individuale nel Mondiale. Anche i fiorettisti scendono in pedana per arrivare fino in fondo e salire sul gradino più alto del podio. Alessio Foconi è in grandissima forma ed anche Garozzo e Avola hanno sfiorato la medaglia.

Un’ultima giornata dove l’Italia vuole il primo oro delle gare a squadre, per dimostrare ancora una volta di essere la miglior nazione al mondo.

 





 

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Foto: Federscherma Bizzi/Trifiletti

1 Commento

1 Commento

  1. ale sandro

    26 Luglio 2018 at 20:50

    Comunque finirà sarà un mondiale positivo per l’Italia.
    L’ europeo è sempre stato una tappa di passaggio, figuriamoci quando si disputa a un solo mese dal mondiale. Si stava dando eccessiva importanza a ciò che era accaduto lì.
    Il momento più importante della stagione era questo e gli azzurri hanno risposto bene.

    Si va a medaglia in 4 settori su 6, in attesa delle sciabolatrici. Le fiorettiste nonostante la sconfitta oggi , sono complessivamente le numero uno, i fiorettisti hanno evidenziato con la splendida vittoria di Foconi la profondità di movimento , anche di atleti di talento in età non giovanissima,il che fa capire come in questo sport si possa emergere anche dopo i 25 anni con grandissimi risultati.
    E proprio le gare in terra cinese, lo dimostrano con molti semifinalisti over 25 ,a parte le ragazzine della sciabola, arma in cui ha vinto però il coreano più esperto, ben oltre i trent’anni.

    Le americane , per quanto meno favorite sulla carta rispetto alle azzurre, sono assolutamente degne vincitrici (al di là della stoccata girata sul 34-37, che poteva far andare le azzurre al -2), avendo tra l’altro confermato la finale raggiunta lo scorso anno battendo la Russia.
    Quest’anno hanno regolato le coreane a loro volta vincitrici delle russe, le quali chiudono il mondiale di fioretto a zero medaglie. Le fiorettiste USA saranno belle avversarie per le azzurre nei prossimi anni.
    Considerato che potrebbero però rientrare anche Di Francisca e Batini dalla maternità, non trovo così nero il futuro per il fioretto femminile italiano.

    Interessante notare come questo sia per Corea e Stati Uniti , a una giornata dalla fine , il loro mondiale record. Mai questo numero di medaglie e ori nella stessa edizione se non sbaglio , a conferma del valore di due realtà della scherma mondiale attuale.
    Continua personalmente a stupire l’assenza (che sarà matematicamente definitiva) dal medagliere della Germania, potenza del passato, che appare sempre più nobile decaduta.
    E anche una delle 4 grandi, l’Ungheria , che ospiterà il prossimo mondiale ,si ritrova un bottino davvero misero per il suo valore.
    Per il resto , ormai 14 nazioni sul podio , o giù di lì, sono quasi una consuetudine, con anche questa volta 4 continenti su 5 rappresentati.
    C’è grande equilibrio specialmente in armi come la spada, per caratteristica si presta a vittorie di outsider di lusso. Infatti su quattro gare in quell’arma , 4 nazioni diverse a vincere.

    Questo anche nelle epoche passate non è mai stato uno sport dominato da una sola nazione o due.
    Non c’è la situazione come gli Usa nel basket o la Russia nel nuoto sincronizzato e nella ritmica, o la Cina nei tuffi, con le posizioni dominanti e quasi cristallizzate.

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