Sollevamento Pesi
Sollevamento pesi, RIVOLUZIONE! Nuove categorie di peso, cambia tutto verso Tokyo 2020. Davvero il doping verrà estirpato?
Inizia una nuova era per il sollevamento pesi. Uno sport zavorrato nell’ultimo decennio da casi di doping a catena che hanno portato alla squalifica di intere Nazionali, su tutte Russia e Cina. Il Consiglio di Amministrazione della IWF (la Federazione Mondiale) ha stabilito una completa rivoluzione delle categorie di peso, rimaste immutate negli ultimi 25 anni. Le classi passano così da otto a dieci, ma solo sette di queste saranno olimpiche. Domani è attesa la ratifica da parte del Congresso della IWF.
Andiamo a vedere nello specifico cosa cambierà.
Precedenti categorie di peso femminili
-48 kg
-53 kg
-58 kg
-63 kg
-69 kg
-75 kg
-90 kg
+90 kg
Nuove categorie di peso femminili
-45 kg
-49 kg
-55 kg
-59 kg
-64 kg
-71 kg
-76 kg
-81 kg
-87 kg
+87 kg
Precedenti categorie di peso maschili
-56 kg
-62 kg
-69 kg
-77 kg
-85 kg
-94 kg
-105 kg
+105 kg
Nuove categorie di peso maschili
-55 kg
-61 kg
-67 kg
-73 kg
-81 kg
-89 kg
-96 kg
-102 kg
-109 kg
+109 kg
Categorie di peso femminili olimpiche a Tokyo 2020
-49 kg
-55 kg
-59 kg
-64 kg
-76 kg
-87 kg
+87 kg
Categorie di peso maschili olimpiche a Tokyo 2020
-61 kg
-67 kg
-73 kg
-81 kg
-96 kg
-109 kg
+109 kg
Secondo degli studi scientifici e statistici svolti dalla IWF, le nuove classi dovrebbero garantire una maggiore pulizia ed un incremento della competitività delle gare.
“E’ un giorno nuovo. Un nuovo inizio per questo sport. Negli Stati Uniti poche donne potrebbero gareggiare nei -45 kg, al contrario del Vietnam e della Thailandia. Dobbiamo avere una visione globale e venire incontro a tutti“, ha spiegato Phil Andrews, amministratore delegato della Federazione americana di sollevamento pesi.
Si è stabilito, inoltre, che il percorso di qualificazione olimpica (che verrà reso noto nei prossimi giorni) prevederà che ogni atleta partecipi almeno a sei competizioni nei 18 mesi precedenti l’inizio dei Giochi. L’intento è di far gareggiare gli atleti con maggiore continuità rispetto al passato, di modo da tenerli monitorati con controlli anti-doping più frequenti.
Per molti la rivoluzione rappresenterà una pesantissima zavorra. Pensiamo ad esempio all’italiano Mirco Scarantino, che per rincorrere la sua terza partecipazione olimpica dovrà passare dai -56 kg ai -61 kg. Il siciliano dovrà snaturarsi e, di fatto, provare a modificare la propria struttura fisica, aumentando la massa muscolare. Siamo sicuri dunque che, a due anni dalle Olimpiadi, la scelta di fare tabula rasa sia stata quella giusta? Non sarebbe stato meglio attendere la fine di Tokyo 2020? “Alcuni atleti ci guadagneranno, altri ci perderanno“, ha spiegato Andrews. Resta un quesito di fondo: basterà un semplice cambio di categoria per estirpare il morbo del doping?
federico.militello@oasport.it
Foto: Federpesistica
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ghost
6 Luglio 2018 at 10:48
la risposta al quesito di fondo è semplice: no. punto.
il sollevamento pesi è sempre stato, è e sarà sempre un’attività oltre il limite delle prestazioni umanamente possibili, alla base della quale non può non esserci “l’aiutino” di turno.
non sarà certo questa “rivoluzione” a cambiare le cose (e la natura umana).
cambiamenti di categoria tra l’altro assurdi, con classi di peso messe lì (apparentemente) a caso, impossibili da ricordare a memoria anche da parte degli appassionati e, soprattutto, senza una progressione lineare e uno “spread” tra le categorie che davvero non rende giustizia agli atleti stessi prima di tutto.
l’unica cosa che mi pare davvero chiara è che la IWF ha voluto cancellare dal libro dei record (irraggiungibili anche dopo anni dal loro raggiungimento) tanti nomi “scomodi” a livello d’immagine, a partire da Halil Mutlu e Ilya Ilin, che, sebbene tutti sospettassero dopato fino al collo anche ben prima di essere preso “con le mani nella marmellata”, era e resta l’atleta simbolo della disciplina, il più forte di tutti “pound for pound” (con buona pace degli “omoni” dei supermassimi).
per quanto riguarda Scarantino, direi che per lui questa potrebbe essere un’opportunità più che un problema, perchè è ormai chiaro che il suo sviluppo nei -56kg si è completato, il suo livello è quello che si è visto in questi anni…e oltre non può più andare (a meno di passare a metodi d’allenamento Cinesi o Kazaki, se ben si intende quel che insinuo).
quindi un’eventuale aggiunta di massa muscolare e un nuovo “equilibrio” potrebbero davvero essere la scintilla per tornare a crescere anche nei risultati (che in ogni caso non saranno mai da medaglia mondiale/olimpica…l’unico che ne avrebbe -o, forse, avrebbe avuto?- il potenziale è Pizzolato, ma a quanto pare a lui mancano testa e determinazione, che invece sono le doti migliori di Mirco).