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Ciclismo
Tour de France 2018: cosa ci attende nella prima settimana? Le insidie delle prime nove tappe, primi distacchi tra i favoriti
Domani scatterà la 105esima edizione del Tour de France 2018. La corsa a tappe più importante al mondo si annuncia quest’anno particolarmente spettacolare visto il percorso e la qualità dei corridori presenti. Gli organizzatori hanno scelto di mettere subito diverse insidie nella prima settimana, andiamo quindi a scoprire cosa ci attende nelle prime nove tappe della Grande Boucle.
Le prime due frazioni dovrebbero sorridere ai velocisti, con un percorso quasi interamente pianeggiante. Sulla carta vedremo quindi due classiche volate di gruppo, con i migliori sprinter del mondo che lotteranno per conquistare la maglia gialla. La prima tappa cruciale per gli uomini di classifica sarà invece la terza, una cronometro a squadre di 35 km. Vista la lunghezza e anche la difficoltà del percorso, caratterizzato da diversi brevi strappi, potremo vedere i primi distacchi importanti tra i favoriti. Chris Froome e Richie Porte cercheranno di sfruttare subito questa occasione, mentre Nairo Quintana e Vincenzo Nibali dovranno difendersi. La quarta tappa vedrà ancora protagoniste le ruote veloci, con un finale totalmente pianeggiante.
Le prime vere difficoltà altimetriche arriveranno nella quinta e sesta tappa, due frazioni molto insidiose. Il percorso della quinta ricorda infatti quello di una classica, vista la presenza nella parte centrale di una successione di Côte. Su questi strappi la corsa potrebbe davvero esplodere e coinvolgere anche i favoriti. La sesta è invece caratterizzata dalla presenza della doppia scalata al Mûr de Bretagne negli ultimi 15 km. Su questo durissimo strappo, due chilometri con pendenze fino al 12%, assisteremo alla lotta per una prestigiosa vittoria di tappa, ma anche a un primo confronto diretto tra i big.
La settima sarà la tappa più lunga di questa edizione con 231 km prevalentemente pianeggianti, ma con la grossa insidia del vento nel finale e anche l’ottava vedrà protagonisti i velocisti. A chiudere questa prima settimana ci sarà la temutissima tappa del pavé. Si arriverà a Roubaix dopo 156 km durissimi con 15 settori e un totale di 21.7 km sulle pietre. Uno sforzo completamente inedito per molti dei favoriti e sarà quindi una tappa potenzialmente decisiva dove oltre alle gambe conterà moltissima la testa e la squadra. Gli scalatori puri potrebbero andare in grande difficoltà, mentre i corridori più completi, come il nostro Vincenzo Nibali, potranno fare la differenza.
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alessandro.farina@oasport.it
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Foto: Valerio Origo