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Tour de France 2018: Fernando Gaviria, è lui il velocista più forte del mondo? Maglia gialla, Sagan e Kittel si inchinano

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Subito grandi colpi di scena, sin dalla partenza. Ci si aspettava una giornata di relativa calma per la prima tappa del Tour de France 2018, partita da Noirmoutier-en-l’Île e giunta dopo 201 chilometri a Fontenay-le-Comte, invece le cadute l’hanno fatta da padrone. Cadute ma non solo: nel momento decisivo, la volata che assegnava la vittoria e la prima maglia gialla, il grande protagonista è stato Fernando Gaviria. Il colombiano ha dominato in lungo e in largo allo sprint andando a prendersi il successo più prestigioso della sua ancor giovanissima carriera.

È Gaviria il velocista più forte al mondo? Se il Tour de France è il termine di paragone più importante, vista la presenza di una startlist di livello assoluto, e vista anche la tensione che si respira, allora dopo oggi potremmo sicuramente dire di sì. Il colombiano della Quick-Step Floors ha destato un’impressione davvero eccezionale, sbaragliando la concorrenza. Il lavoro della squadra è stato ovviamente fondamentale: il sudamericano si è ritrovato davanti ai 250 metri dal traguardo, ma da lì in poi non ha lasciato neanche un leggero spazio ai rivali.

E che rivali… Il primo degli umani di oggi è Peter Sagan: il tre volte campione del mondo deve accontentarsi di un piazzamento alle spalle del più giovane avversario. Davvero nessuna speranza oggi per lo slovacco della Bora-hansgrohe: aveva la ruota giusta, ma non è riuscito ad uscirne, prendendosi una seconda posizione che comunque non è disprezzabile. Lotta tra rimandati alla prossima puntata per quanto riguarda la terza piazza: a spuntarla è stata Marcel Kittel (Katusha-Alpecin), ancora in ritardo di condizione, davanti al campione d’Europa Alexander Kristoff (UAE Emirates).

Come detto però la frazione odierna è stata condizionata dai continui colpi di scena dai 10 chilometri dal traguardo fino allo striscione d’arrivo. Prima una caduta generale, che ha coinvolto Richie Porte, capitano della BMC. Poi la scivolata nel prato di Chris Froome, giunto a 51” dal primo gruppo proprio come l’australiano. Infine lo sfortunatissimo Nairo Quintana, capitano della Movistar, che a 3.3 chilometri dal traguardo (solo 300 metri dalla neutralizzazione) ha salutato la compagnia per un problema meccanico. Per loro la Grande Boucle inizia in salita mentre Vincenzo Nibali può sorridere.

 





gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: © ASO/Pauline BALLET

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