Ciclismo
Tour de France 2018: Geraint Thomas, dagli ori olimpici al trionfo in giallo il passo è breve
Manca solo la passerella finale di Parigi, dove non dovrebbe accadere praticamente nulla: la ventunesima ed ultima tappa sui Campi Elisi andrà a chiude il Tour de France 2018 che incoronerà al termine il vincitore, il gallese Geraint Thomas. Un trionfo inaspettato per il britannico del Team Sky che ha sfruttato le fatiche del Giro d’Italia di Tom Dumoulin e Chris Froome per riuscire a primeggiare.
Dagli ori alle Olimpiadi al trionfo alla Grande Boucle il passo è stato davvero breve. Già da giovanissimo, nel 2008, in quel di Pechino, Thomas saliva sul tetto del mondo andando a prendersi l’oro a Cinque Cerchi, replicato poi quattro anni dopo, sempre nell’inseguimento a squadre di ciclismo su pista, in casa, in quel di Londra, con la Gran Bretagna. Da lì in poi la decisione di dedicarsi completamente alle corse su strada: i risultati si sono visti. Vittorie a cronometro, buone prestazioni nelle brevi corse a tappe e nelle Monumento come Giro delle Fiandre (ottavo nel 2014) e Parigi Roubaix (settimo lo stesso anno).
Poi la voglia di seguire lo stesso percorso intrapreso prima da Bradley Wiggins, suo compagno nel quartetto a Cinque Cerchi, poi da Chris Froome. Diventare uomo da grandi corse a tappe. Percorso che è stato fermato più volte da alcuni imprevisti: lo scorso anno, soprattutto, il britannico sembrava essere lanciato verso un super Giro d’Italia, ma purtroppo una caduta sfortunata nella tappa dell’Etna lo ha privato delle possibilità di giocarsi il podio. In questo Tour de France invece ha dimostrato che, senza problemi meccanici o di cadute, ne aveva addirittura per staccare tutti i rivali. Il vantaggio su Dumoulin è comunque rassicurante: la pratica è archiviata e il capolavoro è concluso.
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Foto: Thomas Quack Shutterstock.com