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Tour de France 2018: i big non si sfidano sulle Alpi, vince un super Julian Alaphilippe! Resta in giallo Van Avermaet

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Torna il Tour de France 2018 dopo il primo giorno di riposo: decima tappa, finalmente si inizia a salire sulle Alpi, anche se nella frazione di 158 chilometri 158 km da Annecy a Le Grand-Bornand non c’è stato lo spettacolo atteso. I big, con la paura di una tre giorni durissima, hanno preferito non rischiare, lasciando andare via la fuga e non attaccando praticamente mai. A sfruttare la situazione è stato Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors) che ha dominato in lungo e in largo prendendosi vittoria di tappa e maglia a pois. Resta in maglia gialla uno spettacolare Greg Van Avermaet che si difende attaccando.

Un po’ di difficoltà nel lasciare andar via la fuga: tantissimi infatti i corridori intenzionati ad andare in avanscoperta. Dopo alcuni tentativi però riesce ad evadere un gruppo di una ventina di componenti: Tony Gallopin (AG2R), Elie Gesbert e Amaël Moinard (Fortuneo), Ion Izagirre (Bahrain-Merida), Jack Bauer and Daryl Impey (Mitchelton-Scott), Greg Van Avermaet (BMC), Julian Alaphilippe e Philippe Gilbert (Quick Step), Peter Sagan e Lukas Pöstlberger (Bora-Hansgrohe), Serge Pauwels e Tom-Jelte Slagter (Dimension Data), David Gaudu, Rudy Molard e Arthur Vichot (Groupama-FDJ), Robert Gesink (LottoNL-Jumbo), Lilian Calmejane e Rein Taaramäe (Direct Energie), Guillaume Martin e Thomas Degand (Wanty-Groupe Gobert). Nessuno di loro spaventava gli uomini di classifica, neanche la maglia gialla di Van Avermaet che ha deciso di difendersi attaccando, dunque il gruppo ha lasciato spazio.

Il Team Sky ha dettato il ritmo senza esagerare, anzi, giocando addirittura al risparmio: davanti addirittura superiore agli 8′ il vantaggio dei fuggitivi, mentre dietro non c’è stata battaglia sulle prime salite. Buona collaborazione per il drappello di attaccanti (alcuni corridori, come Peter Sagan, hanno salutato la compagnia) e vantaggio che è andato a stabilizzarsi. La prima miccia si è accesa sul Col de Romme: davanti ci ha provato in solitaria Taaramäe, ma l’estone è stato raggiunto da un pimpante Alaphilippe. Dietro invece ha tentato l’attacco Warren Barguil (Fortuneo), ma il lavoro del Team Sky non ha dato scampo al transalpino.

Tra la discesa e la salita successiva, quella del Col de la Colombière (7,5 km all’8,5%), ha dato spettacolo Julian Alaphilippe che si è involato in solitaria verso la vittoria. Alle sue spalle hanno scollinato Izagirre, Taaramäe  e la coppia belga formata da Pauwels e la maglia gialla Van Avermaet. Gruppo a 4′, dove negli ultimi 2-3 chilometri di ascesa si è visto qualcosa: Uran, Majka, Mollema e Zakarin non hanno retto il ritmo dei migliori, con Daniel Martin che ha provato a scattare nell’ultimo tratto di ascesa.

Pura gestione sul finale per Alaphilippe, che ha anticipato Izagirre, Taaramäe e la maglia gialla di Van Avermaet. A 3’23” il gruppo con praticamente tutti i migliori, tra i quali un Vincenzo Nibali davvero molto pimpante. 

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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