Ciclismo

Tour de France 2018: i fischi a Froome, l’amore per Nibali, il tifo per Bardet, la speranza Quintana. Il borsino dei big e i volti del ciclismo

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Ormai è tutto pronto per l’inizio del Tour de France, previsto sabato 7 luglio dalla Vandea. Ci si aspetta uno spettacolo incredibile nel corso delle 21 tappe che ci terranno compagnia per tre settimane. Il parterre è stellare, i migliori ciclisti in circolazione saranno grandi protagonisti sulle strade transalpine e ci offriranno grandi emozioni. Scopriamo come stanno i big alla vigilia della Grande Boucle.

 

CHRIS FROOME – L’uomo più discusso del momento, fischiatissimo alla presentazione di ieri, non amato oltralpe e poco desiderato dagli organizzatori che infatti avevano deciso originariamente di escluderlo. Il britannico è stato assolto dal caso salbutamolo e ora potrà correre senza una spada di Damocle che gli pende sulla testa ma siamo sicuri che non sentirà la pressione del momento e che soprattutto non soffrirà il tifo che avrà contro? Situazione complicatissima per il capitano del Team Sky che comunque rimane il grande favorito della vigilia e che va a caccia di record: la doppietta Giro-Tour a venti anni di distanza dalle gesta di Marco Pantani, la quarta grande corsa a tappe consecutiva (impresa riuscita soltanto a Eddy Merckx nella storia) e la quinta Grande Boucle della carriera. Soffrirà le fatiche patite alla Corsa Rosa?

VINCENZO NIBALI – Il faro dell’Italia, il simbolo del ciclismo romantico, il volto semplice di un esempio per moltissimi appassionati del ciclismo che si emozionano con i suoi numeri impossibili, con i suoi attacchi fantasiosi, con il suo estro carismatico, con la sua genuina follia. Inventa cose che sembrano inimmaginabili, da un momento all’altro può tirare fuori il coniglio dal cilindro con cui fare sognare una Nazione intera. Lo Squalo si presenta con grandi ambizioni, l’obiettivo è quello di lottare per la vittoria a quattro anni di distanza dall’apoteosi del 2014: riuscirà a festeggiare ancora all’ombra dell’Arco di Trionfo a Parigi? Il capitano della Bahrain-Merida ha vinto la Milano-Sanremo a modo suo, poi ha faticato alla Liegi e al Giro del Delfinato, ma la preparazione al Passo San Pellegrino sembra essere andata nel migliore dei modi: tra il pavé, le Alpi e i Pirenei non si tirerà indietro.

NAIRO QUINTANA – Il colombiano ha puntato tutto sul Tour de France con l’obiettivo di completare la Tripla Corona dopo aver già vinto Giro e Vuelta in carriera. In stagione lo abbiamo visto davvero pochissimo, si è coperto per arrivare quasi in incognito alla Grande Boucle. L’uomo della Movistar proverà a fare saltare il banco in salita: non divide le folle, non scalda gli animi, non incanta ma è un atleta con i controfiocchi che sa dire il suo quando monta in sella e che ha tutte le carte in regola per imporsi. Staremo a vedere se avrà scelto la tattica giusta.

ROMAIN BARDET – L’eroe della Patria, l’uomo in grado di fermare una Nazione sportivamente (ma attenzione perché i Galletti sono in piena corsa ai Mondiali 2018 di ciclismo). La Franca vuole tornare a vincere la corsa di casa a 33 anni di distanza dall’ultima volta, le gesta di Bernard Hinault sono ormai un lontano ricordo e soltanto lui può provare a fare sognare un popolo intero: riuscirà a mettere in bambola tutti gli altri big e a consacrarsi dopo essere già salito sul podio? In stagione ha già fatto vedere delle buone cose, ora dovrà confermarsi.

 

Sono quattro volti diversi del ciclismo, quattro figure con dei lati specifici ben marcati e differenti tra loro, amati e apprezzati, odiati o temuti: ce n’è davvero per tutti i gusti, uno degli eventi sportivi più seguiti al mondo ci regalerà grandi emozioni e dividerà gli appassionati come sempre. Il film sta per partire, non resta che accomodarsi in poltrona e godersi tre settimane incredibili senza dimenticarsi di altri attori possibili protagonisti come Richie Porte, Mikel Landa, Alejandro Valverde, Rigoberto Uran e altri possibili outsider.

 





Foto: © Unipublic/Photogomez Sport

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