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Tour de France 2018, il borsino dei favoriti. Nibali sfrutta il “tesoretto”, rientrano Porte e Froome. Quintana già lontano

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Dopo appena tre tappe, tra cadute ed una cronometro a squadre selettiva, la classifica generale del Tour de France 2018 ha assunto subito una fisionomia ben definita. Alcuni favoriti hanno acquisito un buon vantaggio e potrebbero davvero sorprendere, altri (su tutti Nairo Quintana) si ritrovano già un pesantissimo fardello sulle spalle e saranno chiamati ad attaccare. Andiamo a vedere, nello specifico, la situazione dopo un avvio di Grande Boucle che non ha lesinato sorprese.

IL BORSINO DEI FAVORITI

Geraint Thomas: il britannico occupa la terza piazza a soli 3″ dalla vetta. Potrebbe provare ad agguantare la maglia gialla nei prossimi giorni, tuttavia non sarà semplice staccare un uomo da classiche come Greg Van Avermaet. Il corridore del Team Sky resta a completa disposizione del capitano Chris Froome, pronto a farsi trovare pronto in caso di debacle del vincitore del Giro d’Italia 2018.

Bob Jungels: nessuno ne parla, ma il lussemburghese sarà una possibile mina vagante. Intanto può contare già su 48″ di vantaggio su Froome, che non sono pochi. Domenica 15 luglio, inoltre, potrebbe fare davvero bene nella tappa che presenterà oltre 20 km di pavé sulle strade della Parigi-Roubaix. Certo, la tenuta in salita di questo passista-scalatore sarà tutta da verificare. L’impressione, tuttavia, è che Jungels sia arrivato in Francia con la chiara intenzione di puntare ad un piazzamento lusinghiero in classifica.

Tom Dumoulin: 44″ su Froome e 55″ su Nibali. L’olandese ci avrebbe messo la firma dopo appena tre frazioni. Il capitano del Team Sunweb può provare a fare selezione sul pavé ed in salita ha già dimostrato di poter stare con i migliori per due edizioni consecutive del Giro d’Italia (nelle quali ha ottenuto un primo ed un secondo posto). L’incognita riguarda proprio le fatiche della Corsa Rosa: riuscirà ad arrivare fresco in vista delle temibili tappe su Alpi e Pirenei?

Rigoberto Uran: tra i favoriti della vigilia è forse quello messo meglio. Si è superato con la sua Education First nella cronometro a squadre, paga soli 35″ dalla maglia gialla ed può beneficiare di un piccolo vantaggio su Froome (20″) e Nibali (31″). Il connazionale Quintana si trova addirittura a 1’33”. Attenzione al colombiano, regolarista nato: difficilmente riesce a fare la differenza, ma quasi sempre risulta arduo staccarlo su qualsiasi terreno. Dopo il podio dello scorso anno punta a ripetersi.

Jakob Fuglsang: 13° in classifica con lo stesso tempo di Richie Porte, 4″ meglio di Froome. Il danese può sorridere. Resta un pretendente alla top10, ma potrebbe inserirsi anche nella top5 in caso di flop di alcuni favoriti.

Richie Porte: la caduta della prima tappa è solo un ricordo ed il divario dai vari Nibali e Bardet è stato cancellato con gli interessi. Certo, a questo punto si aspettava forse di trovarsi in maglia gialla, magari con un vantaggio importante da gestire. Sul pavé potrà far bene, sulle grandi montagne resta un’incognita.

Ilnur Zakarin: 15° nella graduatoria complessiva ad un solo secondo da Porte. Il russo voleva perdere il meno possibile in queste prime tre frazioni: obiettivo centrato. Se passerà indenne la tappa di Roubaix, diventerà un osso duro: in salita ha sempre garantito una buona regolarità.

Alejandro Valverde e Mikel Landa: i due spagnoli, al momento, si trovano davanti a Chris Froome per appena 2 secondi e con ben 1’15” di vantaggio sul compagno Nairo Quintana. Le gerarchie in casa Movistar sono destinate a cambiare? Attenzione a Valverde che farà fuoco e fiamme sugli strappi previsti mercoledì e giovedì di questa settimana.

Chris Froome: non può essere contento. Il britannico voleva costruire con la cronometro a squadre un vantaggio importante da gestire sui rivali. Si ritrova invece sostanzialmente appaiato con i vari Porte, Valverde e Landa, poco davanti a Nibali e Bardet e con un discreto ritardo da Uran, Dumoulin e Jungels. Oltretutto le prossime frazioni, dal Mur de Bretagne al pavé, non dovrebbero favorirlo. Come già al Giro, dunque, il keniano bianco dovrà provare a fare la differenza (e staccare tutti) sulle grandi salite.

Adam Yates: torna pienamente in corsa grazie ad una sorprendete cronometro da parte della Mitchelton-Scott. Nei prossimi giorni potrà scalare ulteriormente la classifica in arrivi di tappa perfetti per le sue doti di esplosività.

Vincenzo Nibali: se allo Squalo avessero detto che avrebbe concluso la giornata odierna a soli 11″ da Froome e con 1’02” di vantaggio su Quintana, quasi certamente ci avrebbe messo la firma…Il 33enne siciliano ha sfruttato dunque al meglio il “tesoretto” conquistato grazie alle cadute di Froome, Yates e Porte. La cronometro a squadre, come da copione, ha messo in risalto una Bahrein-Merida troppo distante dalle compagini di vertice. Ora il fuoriclasse italiano dovrà difendersi negli arrivi esplosivi della quinta e sesta tappa, per poi scatenarsi da domenica 15 luglio. Il Tour de France di Vincenzo Nibali inizierà sulle pietre della Roubaix.

Romain Bardet: i francesi attendono un trionfo alla Grande Boucle da oltre tre decenni, eppure gli organizzatori non hanno di certo agevolato il loro corridore migliore inserendo nel percorso una cronometro a squadre ed una frazione con tanti tratti in pavé (dove dovrebbe fare davvero fatica). Certo, anche le montagne da affrontare saranno estremamente dure e numerose. Lo scalatore transalpino avrà le gambe per staccare tutti?

Nairo Quintana: il colombiano si trova in una situazione critica. Già 2’08” dalla vetta, oltre un minuto dai vari Froome, Porte, Nibali ed anche dai compagni di squadra Landa e Valverde. Oltretutto il sud-americano sarà chiamato a difendersi anche nelle prossime frazioni, soprattutto quella con il pavé. Il rischio è quello di giungere ai Pirenei con un distacco difficile da colmare.

federico.militello@oasport.it





Foto: Valerio Origo
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