Ciclismo
Tour de France 2018, le 21 tappe e il percorso: stellette di difficoltà, date e descrizione. Tracciato con Alpi, pavé, Pirenei…
Il Tour de France 2018 scatterà sabato 7 luglio di Vandea e si presenta già come una delle edizioni più belle di sempre della Grande Boucle. Il parterre è letteralmente stellare con i migliori uomini per le corse a tappe che si daranno battaglia per la maglia gialla: Chris Froome che insegue il quarto sigillo consecutivo e la mitologica doppietta Giro-Tour che manca da venti anni, Vincenzo Nibali che va a caccia di un sogno dopo il trionfo nel 2014, Nairo Quintana che vuole completare la Tripla Corona, Tom Dumoulin che cerca risposte importanti, Romain Bardet che vuole fare emozionare il pubblico di casa, l’infinito Alejandro Valverde e il coriaceo Mikel Landa, il temibile Richie Porte.
Davvero il meglio dei pedali si è dato appuntamento sulle strade transalpine per dare vita a uno show unico e incredibile, degno della corsa a tappe più prestigiosa e importante del mondo. E quest’anno il percorso sarà davvero all’altezza, variegato e molto impegnativo: c’è davvero di tutto, 21 tappe adatte alle più diverse caratteristiche, il terreno migliore per regalare grande spettacolo e per rendere incerta la lotta per il primato nella classifica generale. Festeggiare all’ombra dell’Arco di Trionfo a Parigi non si è mai rivelato così complicato, ogni singola frazione riserva una possibile sorpresa in grado di stravolgere gli equilibri in campo.
Primo ostacolo subito alla terza tappa (lunedì 9 luglio), la cronometro a squadre di Cholet: 35,5 chilometri su un percorso mosso in grado di fare la differenza e di decidere immediatamente la classifica generale. Da non sottovalutare poi gli arrivi a Quimper e Mur de Bretagne, due strappi finali molto temibili che potrebbero rimescolare le carte in tavola. Il primo grande snodo è annunciato per domenica 15 luglio, giorno di Festa Nazionale: i corridori dovranno affrontare ben 22 chilometri sul pavé, tra cui il celebre settore Mons-en-Pevele, con finale che ricalcherà quello della Roubaix.
Dopo il primo giorno di riposo si riparte con tre tapponi sulle Alpi: il primo con Col de la Romme e Col de la Colombiere per arrivare sul tradizionale traguardo di Le Grand Bornand; il secondo con Col du Pre e Cormet de Roseland per poi arrivare a La Rosiere dopo 18 chilometri di ascesa pedalabile; la terza condurrà i migliori sull’Alpe d’Huez, la salita simbolo di questa Grande Boucle (tappa con 5000 metri di dislivello, ci sono tre hors categorie).
Terza settimana, invece, sui Pirenei: la Carcassonne-Bagnere De Luchon (218 chilometri) presenta Porte d’Aspet, Col de Menté e Col du Portillon prima di un’insidiosa discesa; poi la grande novità con la mini tappa da 65 chilometri e partenza in griglia che percorrerà Col de Val Louron e Col de Portet; il Col de Tourmalet e il Col d’Aubisque nella Lourdes-Laruns saranno le ultime difficoltà altimetriche. La cronometro individuale è prevista alla penultima tappa: 31 chilometri tra Nivelle-Espelette, non ci sarà un metro di pianura e si deciderà chi vestirà la maglia gialla nella passerella sui Campi Elisi a Parigi prevista per domenica 29 luglio. Di seguito il percorso completo del Tour de France 2018 con la descrizione delle 21 tappe e le stellette di difficoltà.
Prima tappa, sabato 7 luglio: Noirmoutier En-L’ile > Fontenay Le-Comte (201 km) *
Prima frazione molto semplice, senza nessuna particolare difficoltà altimetrica. La prima Maglia Gialla della Grande Boucle si assegnerà in volata.
Seconda tappa, domenica 8 luglio: Mouilleron Saint Germain > La Roche Sur-Yon (182.5 km) *
Altra tappa completamente pianeggiante. Sarà una lunga attesa verso la seconda volata della Grande Boucle.
Terza tappa, lunedì 9 luglio: Cholet > Cholet (35.5 km, cronometro a squadre) ****
Dopo due volate troviamo una cronosquadre atipica rispetto a quanto visto negli ultimi anni nei grandi giri. Il percorso è mosso e caratterizzato dalla Côte de la Senguiniere, posta sul finale.
Quarta tappa, martedì 10 luglio: La Baule > Sarzeau (195 km) *
Altro giro, altra volata: la terza di questa Grande Boucle. Da non sottovalutare l’insidia vento.
Quinta tappa, mercoledì 11 luglio: Lorient > Quimper (204.5 km) ***
Da metà gara in poi non ci sarà un metro di pianura: addirittura quattro GPM (di terza e quarta categoria) in rapida successione. Molto insidioso anche l’arrivo a Quimper: un ultimo chilometro con pendenza media del 4.8%.
Sesta tappa, giovedì 12 luglio: Brest > Mur De Bretagne (181 km) ***
A 16 chilometri dalla conclusione il primo passaggio sul muro finale, già visto nelle passate edizioni della Grande Boucle: due chilometri al 6.9% di pendenza media, con un chilometro molto duro al 10%. Per l’arrivo si torna sullo stesso strappo.
Settima tappa, venerdì 13 luglio: Fougeres > Chartres (231 km) **
Tappa lunghissima, addirittura 231 chilometri, praticamente tutti pianeggianti (un solo GPM di quarta categoria). Salvo ventagli, probabili da queste parti, si andrà verso una volata di gruppo.
Ottava tappa, sabato 14 luglio: Dreux > Amiens Metropole (181 km) *
Ancora una volata, anche nel week-end: due GPM di quarta categoria nella prima fase di gara, poi ancora un lungo trasferimento verso l’ennesimo sprint di questo inizio di Tour.
Nona tappa, domenica 15 luglio: Arras Citadelle > Roubaix (156.5 km) *****
Tornano le pietre al Tour: oltre 20 chilometri (21.7 nel dettaglio) per un totale di 15 settori di pavé. Ci sarà Mons-en-Pévèle, mentre il finale ricalcherà quello della Parigi-Roubaix, escluso però il Carrefour de l’Arbre.
Riposo, lunedì 16 luglio
Decima tappa, martedì 17 luglio: Annecy > Le Grand Bornand (158.5 km) *****
Si inizia a salire verso le Alpi. Sono addirittura cinque i GPM. Si inizia con il Col de la Croix Fry, discesa e poi subito verso Plateau de Glieres. Nel finale in rapida successione Col de la Romme (9 chilometri al 9%) e Col de la Colombiere (7,5 chilometri all’8,5%, anche se gli ultimi 5 chilometri di fatto sono tutti tra il 9 e il 10% di media).
Undicesima tappa, mercoledì 18 luglio: Albertville > La Rosiere (108.5 km) ****
Frazione breve ma intensa. Montée de Bisanne per iniziare, il Col du Pre e il Cormet de Roselend nella parte centrale presentano le giuste pendenze per fare selezione. Lunga discesa, breve falsopiano e si sale verso l’arrivo di La Rosière: lunga ma pedalabile, con 17.6 chilometri al 5.6%.
Dodicesima tappa, giovedì 19 luglio: Bourg Saint Maurice > Alpe D’Huez (175 km) *****
Va a chiudersi il trittico alpino con un’altra frazione durissima che presenta quattro GPM, dei quali tre Hors Categorie ed un dislivello da record di oltre 5000 metri. Col de la Madeleine, discesa, poi rapida successione tra Lacets de Montvernier e Croix de Fer. Sul finale si torna a scalare l’Alpe D’Huez.
Tredicesima tappa, venerdì 20 luglio: Bourg D’Oisans > Valence (169.5 km) *
Dopo tantissime frazioni insidiose, tornano di scena i velocisti: tantissima pianura, due GPM innocui e lo sprint di gruppo finale.
Quattordicesima tappa, sabato 21 luglio: Saint-Paul Trois Chateaux > Mende (188 km) ***
Frazione interessante, anche se non durissima, sul Massiccio Centrale. Tre GPM a precedere lo strappo di Croix Neuve (3 chilometri al 10%), che anticipa il traguardo di Mende (un chilometro e mezzo dallo scollinamento all’arrivo).
Quindicesima tappa, domenica 22 luglio: Millau > Carcassonne (181.5 km) **
Frazione da fughe quella che anticipa il secondo giorno di riposo, in vista dello sprint finale verso i Pirenei. Potrebbero però farsi vedere anche gli uomini di classifica sfruttando un’altimetria insidiosa: tre GPM, in scala di terza, seconda e prima categoria ad anticipare un traguardo pianeggiante. Da seguire il Pic de Nore: 12.3 chilometri al 6%, con scollinamento a 30 chilometri dal traguardo.
Riposo, lunedì 23 luglio
Sedicesima tappa, martedì 24 luglio: Carcassonne > Bagneres De-Luchon (218 km) ****
Porte d’Aspet, Col de Menté e Col du Portillon: tre salite in rapida successione, con pendenze sempre oltre il 7%. Ovviamente da seguire anche la discesa conclusiva, molto insidiosa e che lancerà verso il traguardo.
Diciassettesima tappa, mercoledì 25 luglio: Bagneres De-Luchon > Saint-Lary Soulan Col de Portet (65 km) *****
Un nuovo format: la tappa in linea più corta mai vista in un grande giro. Partenza in salita e davvero molto particolare: i primi 20 della classifica generale partiranno tutti assieme in una griglia simile a quelle viste in Formula 1 o alla MotoGP. Subito ascesa verso Peyragudes, discesa e si torna a salire verso Col de Val Louron-Azet. Ancora discesa e gran finale in salita: Col de Portet.
Diciottesima tappa, giovedì 26 luglio: Trie Sur-Baise > Pau (171 km) *
Tornano protagonisti i velocisti prima del gran finale: tanta pianura, due GPM di quarta categoria e una volata che sembra essere annunciata.
Diciannovesima tappa, venerdì 27 luglio: Lourdes > Laruns (200 km) ****
Torna il classico tappone pirenaico: sei GPM da disputare. Si approcciano le vette storiche di Col d’Aspin e Col du Tourmalet in rapida successione. Finale molto insidioso: Col des Bordères è un antipasto che precede l’ultima salita della Grande Boucle, il Col d’Aubisque.
Ventesima tappa, sabato 28 luglio: Saint-Pee Sur-Nivelle > Espelette (31 km, cronometro individuale) *****
Si assegna la Maglia Gialla: seconda prova contro il tempo di questa Grande Boucle, questa volta individuale. Tutt’altro che una prova per specialisti: non c’è un metro di pianura, strappi e controstrappi da affrontare con le ultime energie rimaste dopo tre settimane a tutta. L’insidia più importante è sul finale: Col de Pinodieta, 900 metri al 10.2% e punte addirittura oltre il 20%.
Ventunesima tappa, domenica 29 luglio: Houilles > Parigi (116 km) *
Consueta passerella conclusiva: spazio per i festeggiamenti prima di entrare a Parigi in attesa dello sprint finale sui Campi Elisi. Chi festeggerà sotto l’Arco di Trionfo?
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