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Ciclismo

Tour de France 2018: l’era del Team Sky. La squadra dove i buoni corridori diventano fenomeni imbattibili

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Sei Tour de France vinti negli ultimi sette anni, un dominio quasi incontrastato dal 2012 (eccezion fatta per il sigillo di Vincenzo Nibali nel 2014), tre corridori britannici capaci di salire sul gradino più alto del podio a Parigi nella corsa a tappe più importante al mondo. Questi sono i numeri del Team Sky che ha letteralmente dominato la Grande Boucle: il sigillo di Bradley Wiggins ad aprire tutto, poi il poker di Chris Froome e in chiusura la firma inattesa di Geraint Thomas. Il gallese si era presentato in Vandea come gregario del keniano bianco ma poi la strada lo ha letteralmente incoronato dopo tre settimane in cui ha vinto due tappe sulle Alpi, ha ben figurato sui Pirenei e si è dimostrato solidissimo anche a cronometro.

Il Team Sky trasforma letteralmente chi approda alla corte britannica. Lo squadrone aveva coccolato Thomas, Campione Olimpico nell’inseguimento a squadra a Pechino 2008 e Londra 2012: c’era sempre stata tanta fiducia su di lui fin dal 2010 quando aveva firmato il contratto lasciando la Barloworld e dopo degli ottimi anni di gregariato è riuscito finalmente a consacrarsi. A 32 anni, 2 mesi e 4 giorni ha ottenuto il suo successo più bello, tanto da farlo piangere come non gli capitava dal giorno del matrimonio con la sua Sara. Si tratta comunque di un exploit inatteso perché in una grande giro non era mai andato oltre la 15esima posizione finale (sempre in terra transalpina nel 2015 e nel 2016), sinonimo di come il duro lavoro lo abbia portato in pochissimo tempo a emergere nel contesto più competitivo.

Un po’ come Bradley Wiggins, anch’egli Campione Olimpico su pista (inseguimento individuale e a squadre, con ben 5 trionfi tra Atene 2004 e Rio 2016) e nel mezzo capace di tingersi di giallo davanti a Chris Froome. Il Team Sky sembra riuscire a tirare fuori il meglio da buoni corridori (ottimi in altri discipline ma non ancora pronti alla strada) e li rende dei campioni affermati e imbattibili. Anche Chris Froome aveva faticato all’inizio, poi piano piano è cresciuto ed è diventato il ciclista più vincente dell’ultimo decennio, anche quest’anno capace di salire sul podio del Tour dopo aver conquistato il Giro. L’anno prossimo proseguirà il dominio dei britannici o ci saranno delle piacevoli novità sui Campi Elisi a Parigi?

 





Foto Gian Mattia D’Alberto – LaPresse

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