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Tour de France 2018: Nairo Quintana e Romain Bardet, i grandi delusi. Ma tutto può ancora cambiare…

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Al netto delle cadute di Richie Porte e Vincenzo Nibali, entrambi davvero colpiti da una sfortuna incredibile, possono essere due i grandissimi delusi del Tour de France 2018 quando siamo giunti ormai all’ultimo giorno di riposo e stiamo per approcciare la terza settimana della Grande Boucle: Romain Bardet e Nairo Quintana partivano in prima fila per quanto riguarda la lista dei favoriti alla vigilia, invece non sono riusciti ancora a dare nessun segnale.

Il transalpino dell’AG2R, dopo due podi consecutivi tra 2016 e 2017, era la grandissima speranza per il pubblico di casa di tornare a sperare in un trionfo, che manca ormai dal 1985, quando Bernard Hinault festeggiò l’ultimo dei suoi cinque titoli. Percorso ideale per le sue caratteristiche, squadra costruita al meglio, ma ci si è messa anche la sfortuna nella prima settimana a rallentarlo: forature tra Mur de Bretagne e Roubaix, secondi e secondi di ritardo accumulati e mai recuperati in montagna. Ora 3’21” dalla vetta, più di un minuto e mezzo da Chris Froome: puntare alla vittoria, seppur con un’impresa d’altri tempi, sembra utopistico.

Nairo Quintana non riesce più a trovare lo spunto che l’ha portato, nei primi anni di carriera, a guadagnarsi l’appellativo di nuovo fenomeno del ciclismo internazionale. A disposizione aveva una Movistar dalla compattezza stratosferica e con due spalle come Mikel Landa ed Alejandro Valverde per poter far male. Dopo la sfortuna nella frazione d’apertura (foratura nel momento clou) Quintana si era difeso al meglio, pronto a poter rimontare e a sfoderare le sue armi sulle montagne: invece sull’Alpe d’Huez un forte ridimensionamento. Sui Pirenei può ancora provare a far qualcosa, ma sembra difettare di una condizione tale da ribaltare il Tour de France.

 





gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Dana Gardner / Shutterstock.com

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