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Tour de France 2018, sesta tappa: Daniel Martin da solo sul Mur de Bretagne. Nibali si difende bene, staccati Bardet e Dumoulin

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Cambia lo scenario al Tour de France 2018: si vedono finalmente le salite. Uno strappo, quello del Mur de Bretagne, con pendenze oltre il 10%, ma di soli 2 chilometri, che ha già messo in crisi alcuni dei protagonisti. A trionfare nella sesta frazione, di 181 chilometri partita da Brest e giunta proprio a Mûr de Bretagne Guerlédan, è l’irlandese Daniel Martin (UAE Emirates) con uno scatto impressionante. Conserva la Maglia Gialla di leader della classifica Greg Van Avermaet (BMC), ma ci sono già alcuni distacchi tra i big, con Vincenzo Nibali che riesce a tenere bene il passo dei migliori.

Solito inizio di gara. Pronti, via e va la fuga al primo attacco: Laurent Pichon (Fortuneo – Samsic), Damien Gaudin e Fabien Grellier (Direct Energie), Anthony Turgis (Cofidis) e Dion Smith (Wanty – Groupe Gobert) riescono ad evadere dal plotone. Il gruppo non risponde: la BMC resta in testa, senza però esagerare, con il vantaggio che arriva addirittura a 7′. A 100 chilometri dal traguardo però la svolta: cambia il ritmo la Quick-Step Floors che sfrutta un tratto di vento laterale per distruggere il plotone ad andatura clamorosa. Tanti ventagli, restano in 40-50 davanti, dietro costretti ad inseguire, tra gli altri, Nairo Quintana, Vincenzo Nibali, Illnur Zakarin e Daniel Martin: grazie al lavoro della Movistar poco dopo c’è il ricongiungimento. Ancor più dietro è rimasto Primoz Roglic che ha dovuto mettere tutta la sua LottoNL-Jumbo a tirare per rientrare una decina di chilometri dopo.

Nuova fase stabile di corsa fino al gran finale. Il gruppo ha aumentato il ritmo in vista del primo passaggio sul Mur de Bretagne: ci ha provato con tutte le forze a rimanere fino allo scollinamento Grellier in testa, ma situazione di plotone compatto sulla linea del traguardo. Il primo a provarci al contrattacco è stato Jack Bauer (Mitchelton-SCOTT), che è riuscito a guadagnare al massimo una trentina di secondi sul plotone. Tantissima sfortuna per Tom Dumoulin che a 5 chilometri dall’arrivo fora ed è costretto a fermarsi con il gruppo lanciato. Splendido lavoro della Bora-hansgrohe che a 4 chilometri all’arrivo è andata a riprendere Bauer a tripla velocità.

Appena approcciato il Mur de Bretagne si sono mossi i pezzi grossi: prima Richie Porte (BMC), poi Daniel Martin (UAE Emirates) al contrattacco all’ultimo chilometro. L’irlandese ha dominato in lungo e in largo, non subendo la rimonta del plotone. A muoversi, forse troppo tardi, è stato Pierre Latour (AG2R), che si è dovuto accontentare della seconda piazza. Completa il podio il grande favorito di giornata Alejandro Valverde, a 3” dall’irlandese, che è andato a regolare il gruppo che vede in quarta piazza Julian Alaphilippe e in quinta Rafal Majka. Tra i migliori anche un pimpante Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida). Perdono secondi invece Chris Froome (Team Sky), a 8” dalla vetta, Romain Bardet (AG2R) a 30” e Tom Dumoulin (Team Sunweb) a quasi un minuto.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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