Ciclismo
Tour de France 2018, Sky disarmante. Nasce la rivalità tra Thomas e Froome: chi sarà il capitano?
“Thomas per noi è una bella opportunità: con lui possiamo giocare su due tavoli, siccome verremo attaccati in salita avremo maggiori chance per replicare” diceva ieri Chris Froome al termine del primo tappone alpino del Tour de France 2018. Una strategia, quella della doppia punta, che è stata sfruttata al meglio per il Team Sky: lo squadrone britannico oggi, nell’undicesima frazione, 108,5 km da Albertville a La Rosière Espace San Bernardo, ha dominato davvero in lungo e in largo lasciando le briciole agli avversari. A Geraint Thomas tappa e maglia, per il kenyano bianco la soddisfazione di aver dato il primo segnale ai rivali diretti.
Lo si sapeva sin dalla vigilia, lo ha anche detto ieri Vincenzo Nibali in una dichiarazione piuttosto polemica: “Non è una novità. Hanno il budget più alto, prendono i migliori. Se il Bahrain avesse dieci milioni di euro in più, allora potrebbe pensare di fare la stessa cosa. Forse mettere un tetto alle spese potrebbe essere la soluzione. Non è una polemica ma un ragionamento“. Il discorso non è solo di questione economica, ma si incentra anche su quello. Riuscire a portare una rosa di otto corridori di questo livello è davvero impensabile: il lavoro fatto da Michal Kwiatkowski, uno che è stato campione del mondo e ha vinto praticamente tutto a livello di Classiche, in appoggio ai capitani è stato spaziale.
Ora l’unico dubbio, l’unica possibile crepa, potrebbe essere addirittura interna. Come successo negli anni, c’è l’ennesimo dualismo: Wiggins-Froome, Froome-Porte, ora Froome-Thomas. Lo staff della Sky sembra esser riuscito sempre e comunque a gestire al meglio la situazione: sarà così anche in questa 105ma edizione della Grande Boucle? Il gallese, ora in Maglia Gialla, sembra essere nel miglior momento di forma della carriera: da capire però se riuscirà a gestire questa condizione per tutti i ventuno giorni di gara. Froome è ormai una garanzia: le fatiche del Giro d’Italia non sembrano sentirsi nelle sue gambe, è nettamente il grande favorito in chiave successo a Parigi.
Chi sarà il capitano? Lo scopriremo solo con il passare dei giorni.
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Foto: Valerio Origo