Ciclismo

Tour de France 2018, Vincenzo Nibali più forte della sfortuna! Viene steso, poi rimonta da leone e limita i danni. Vince Thomas!

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Continue emozioni al Tour de France 2018. Il terzo ed ultimo tappone alpino, la dodicesima frazione, di 175 km da Bourg-Saint-Maurice Les Arcs all’Alpe d’Huez, ha avuto la stessa conclusione del giorno precedente: Geraint Thomas fa doppietta e allo sprint va a conquistarsi un ulteriore splendido successo in Maglia Gialla, aumentando anche il margine sui rivali. Altra giornata dominante per il Team Sky. Tanta sfortuna invece per Vincenzo Nibali che, quando sembrava esser pronto a scattare, è caduto in un tratto di salita, ma è riuscito comunque a ripartire e a chiudere vicino ai migliori.

Andatura della prima ora davvero folle: tappa terribile, con tutti che cercavano di andare in fuga. Il tentativo però è andato via di forza sul primo GPM di giornata: Col de la Madeleine (25,3 km al 6,2%). 28 i corridori al comando: Kruijswijk e Gesink della Lotto NL, Valverde e Amador della Movistar, Zakarin della Katusha, Nieve della Mitchelton, Pauwels della Dimension Data, Latour della Ag2r, Barguil e Moinard e Gesbert della Fortuneo, Majka, Postlberger e Muhlberger della Bora, Mollema della Trek, Van Garderen della BMC, Alaphilippe della Quick Step, Gorka Izagirre della Bahrain, Rolland e Martinez della EF, Gaudu della Groupama, Minnard della Wanty, Ten Dam della Sunweb, Edet, Perez e Navarro della Cofidis, Sicard della Direct Energie, Hansen della Astana. Tanti nomi di qualità, con alcuni corridori che potevano addirittura far paura ad un Team Sky non apparso pronto a controllare la corsa.

Nel tratto successivo si è stabilizzata la situazione: davanti c’è stata collaborazione e dietro la squadra della Maglia Gialla è riuscita a raggrupparsi, mettendosi a tirare, con gli attaccanti però sempre sui 5′ di vantaggio. Ennesimo ribaltamento sul Col de la Croix de Fer: la più lunga ascesa della Grande Boucle. Davanti se ne è andato in solitaria Steven Kruijswijk, il meglio piazzato in classifica generale, mentre dietro hanno provato a fare l’andatura AG2R e Movistar. Fenomenale l’azione dell’olandese al comando che ha guadagnato secondi su secondi sui rivali, scollinando ad oltre 6′.

Il Team Sky nel successivo tratto di discesa e falsopiano ha riorganizzato i propri elementi e ha condotto l’inseguimento, andando ad uno ad uno a riprendere i componenti della fuga del mattino. Kruijswijk ha approcciato l’attesissima Alpe d’Huez con 4′ di vantaggio sul gruppo maglia gialla: a tirare si è messo un mostruoso Egan Bernal in favore dei propri capitani. Ci hanno provato in successione prima Vincenzo Nibali, poi Nairo Quintana (il colombiano successivamente si è clamorosamente staccato) ed infine Romain Bardet.

A 5 chilometri dal traguardo si è esaurito il lavoro di Bernal ed ha preso l’iniziativa la maglia gialla Geraint Thomas in favore di Chris Froome. Nel momento dello scatto del kenyano bianco, quando Vincenzo Nibali sembrava pronto a rispondere, è arrivata una clamorosa caduta per lo Squalo. Nel frattempo su Froome si sono riportati Dumoulin, Thomas e Bardet, mentre Nibali ha perso nell’inconveniente una quarantina di secondi. Un nettissimo rallentamento degli uomini davanti ha consentito a Landa di rientrare e al capitano della Bahrain-Merida di riavvicinarsi. Nella volata conclusiva dominio assoluto di Thomas che in giallo è riuscito a fare doppietta battendo Dumoulin e Bardet, ad una decina di secondi di ritardo uno sfortunatissimo Nibali, molto più staccato Nairo Quintana.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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