Seguici su

Ciclismo

Tour de France 2018, Vincenzo Nibali: “Uno strappo tra la vita e la morte. Ho lottato e sono rimasto lì”

Pubblicato

il

Vincenzo Nibali può sorridere al termine della sesta tappa del Tour de France 2018, 181 km da Brest al temibile Mur de Bretagne. Uno strappo secco di 2 km al 7% di pendenza media, con punte del 9%, di certo non ideale per le caratteristiche fisiche del campione siciliano, straordinario fondista ma poco incline ad arrivi così esplosivi.

Oggi il capitano della Bahrein Merida doveva cercare di limitare i danni. Non solo non ha perso nulla da avversari come Nairo Quintana, Richie Porte ed Alejandro Valverde (abbuoni esclusi), ma ha addirittura guadagnato secondi importantissimi su diversi rivali: 5 su Froome, 8 su Uran, 28 su Bardet e ben 50 su Dumoulin, frenato da una foratura a 5 km dall’arrivo.

L’esame, dunque, può considerarsi superato: il 33enne sta bene e può guardare con fiducia alla cruciale frazione di domenica 15 luglio, quando si affronteranno oltre 20 km di pavé sulle strade della Parigi-Roubaix. Dopo essersi difeso egregiamente, lo Squalo sa che tra qualche giorno potrà finalmente iniziare ad attaccare…

Oggi era uno strappo tra la vita e la morte, uno sforzo di 5-6 minuti a velocità folle. Ad un certo punto si è creato un buco con i primissimi, ma ho lottato e sono rimasto lì“, ha dichiarato Nibali alla RAI.

Lo Squalo ha poi evitato un confronto con la tappa del 2015, quando sul Mur de Bretagne perse diversi secondi da Froome: “Allora ero un’altra persona, non riuscivo proprio ad andare“. Questo, in effetti, è davvero un Nibali diverso…





Foto: Valerio Origo

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per scoprire quote, pronostici, bonus, recensioni bookmaker su scommesse sportive e molto altro su sport betting è possibile consultare la nostra nuova sezione dedicata alle scommesse online

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità