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Valtteri Bottas, GP Ungheria 2018: “Partiamo sfavoriti su questo circuito. Mercedes ci lascia liberi di gareggiare”

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Valtteri Bottas è stato uno dei protagonisti della conferenza stampa con cui si è aperto il GP d’Ungheria. Il finlandese è fresco di conferma al volante della Mercedes per il 2019 e le domande nei suoi confronti sono partite inevitabilmente da qui. “L’accordo mi rende orgoglioso e felice. È positivo sapere già quale sarà il mio futuro per il prossimo anno. La Mercedes avrà certamente fatto le sue valutazioni e sono fiero che abbia deciso di confermarmi“.

Budapest è l’ultimo appuntamento prima della pausa e allora è già tempo di bilanci. “L’anno scorso ho migliorato le mie prestazioni verso la fine della stagione“, ha dichiarato Bottas. “Sono stato in grado di portarle in pista nel 2018, anche se la classifica mi penalizza, perché ho raccolto meno di quanto meritavo. Ma continuerò a lavorare per migliorare e raccogliere di più“.

Mercedes che però non parte con i favori del pronostico all’Hungaroring. “Storicamente non siamo molto forti su circuiti di questo tipo. In piste con alto carico aerodinamico Ferrari e Red Bull vanno meglio. Non siamo favoriti ma non partiamo battuti, possiamo fare bene. Quest’anno abbiamo già visto gare folli e battaglie ravvicinate. Se facciamo il nostro lavoro possiamo fare bene“.

Bottas è ancora a secco di vittorie quest’anno, successo sfiorato la scorsa settimana ad Hockenheim. Il finlandese è stato anche abile a schivare le domande di chi gli chiedeva della mancata penalizzazione di Hamilton in Germania, che gli avrebbe consentito di vincere. “Più stai lontano dalla vittoria più ne hai voglia. Domenica sono successe tante cose. Quando è uscito Vettel ero in testa ma tra le gomme e la pioggia l’unica opportunità che avevo era quella di fermarmi. La lotta con Lewis? È stata una bella battaglia, entrambi volevamo spuntarla. Io continuo ad aspettare il mio momento“.

Dopo quella battaglia, però, è arrivato l’ordine di congelare le posizioni. “Il team ci lascia ancora liberi di gareggiare. È chiaro che più avanti saranno fatte delle valutazioni ma al momento non è stata presa nessuna decisione sul mio eventuale ruolo di supporto a Lewis. In Germania abbiamo lottato, abbiamo anche rischiato qualcosa, poi però è stato giusto congelare le posizioni. Credo che il team avrebbe fatto lo stesso se fossi stato io in testa. A me e Lewis vengono date le stesse possibilità“.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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