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Ciclismo
Vincenzo Nibali, i tempi di recupero dall’infortunio. Periodo di riposo con busto, obiettivo Mondiali
Archiviato l’immane dispiacere per un Tour de France terminato a causa della tracolla di un tifoso e di una moto della Gendarmeria francese che lo aveva stretto eccessivamente, per Vincenzo Nibali è già tempo di pensare al vero obiettivo stagionale: i Mondiali di Innsbruck.
In Austria si svolgerà una rassegna iridata su uno dei tracciati più duri della storia, da scalatori puri (clicca qui per saperne di più). Lo Squalo dello Stretto ha sempre ammesso che “tra Tour e Mondiale, sceglierei il Mondiale perché non l’ho mai vinto“.
Dopo la frattura della vertebra patita nel corso della tappa dell’Alpe d’Huez, il capitano della Bahrein Merida potrà essere in Austria? Si può essere molto ottimisti. Mancano 72 giorni alla gara che si svolgerà il 30 settembre. Quasi due mesi e mezzo, dunque, non solo per recuperare, ma anche per cercare una buona condizione di forma.
“C’è una frattura della decima vertebra toracica. È una frattura composta, ma è chiaro che Vincenzo non può risalire in bicicletta prima di quindici giorni“, aveva spiegato a Tuttobiciweb il Dottor Emilio Magni, responsabile sanitario della Bahrein Merida.
Anche lo stesso Nibali, nella tarda serata di ieri, ha spiegato come l’infortunio non sia così serio: “Fortunatamente non è molto grave quello che mi è capitato. Lo schiacciamento ha fatto sì che una vertebra si è abbassata leggermente. Mi hanno detto che dovrò portare un busto per qualche giorno. Quando il dolore passerà, potrò tornare a pedalare e ad allenarmi“.
Seppur difficile, non va esclusa dunque la partecipazione del campionissimo italiano alla Vuelta di Spagna (scatterà il 25 agosto), dove già nelle intenzioni iniziali non avrebbe nutrito l’ambizione di fare classifica, bensì l’intento di allenarsi e trovare la gamba buona in vista dei Mondiali (come accadde con il Tour de France che precedette le Olimpiadi di Rio nel 2016).
Qualora i tempi di recupero suggerissero una maggiore prudenza, ecco che potrebbe scattare il “piano B”. Nibali, ad inizio settembre, potrebbe prendere parte a corse impegnative come il GP Quebec, il GP Montreal ed il GP di Vallonia, per poi affrontare le classiche italiane: Coppa Agostoni, Coppa Bernocchi, Giro di Toscana, Coppa Sabatini e Memorial Pantani.
Intercettato da OA Sport, anche il ct Davide Cassani ha espresso ottimismo sulla presenza dello Squalo ai Mondiali: “Ci sarà? Io penso e spero di sì“.
Ora Nibali deve pensare a curarsi, per poi tornare in bici il prima possibile. La rabbia per quanto accaduto al Tour fornirà una motivazione supplementare per tornare a sfoderare il “morso dello squalo” e mettersi alle spalle la sfortuna. E chissà che non possa tornare a brillare l’arcobaleno dopo la tempesta francese. L’operazione Mondiale è già partita.
federico.militello@oasport.it
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Foto: Pier Colombo