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Wimbledon 2018: Camila Giorgi, l’erbivora italiana si regala i quarti contro Serena Williams nel torneo delle “stelle cadenti”
E’ proprio il caso di dirlo: “Menomale che Camila c’è!“. Non vuol essere un nuovo inno o la scimmiottatura di uno già noto ma di fatto se questo Wimbledon 2018 ha ancora un interesse particolare per i colori azzurri lo si deve alla 26enne marchigiana. C’era attesa per il suo ottavo di finale contro la russa Ekaterina Makarova (n.35 del mondo), una che di esperienza ne ha da vendere, vantando nel proprio palmarès una semifinale agli Australian Open nel 2015, due quarti di finale sempre a Melbourne (2012-2013), i quarti (2013) e la semifinale (2014) agli Us Open ed i quarti a Wimbledon (2014).
Riscontri però un po’ “impolverati” e la sfida odierna, sull’erba del campo 12, lo ha evidenziato. Il 6-3 6-4 in 1 ora e 31 minuti di partita racconta in parte il confronto. L’azzurra è stata superiore nella velocità impressa alla palla. I colpi potenti, su cui a volte si è appoggiata la russa, sono stati devastanti in fase di manovra. I 20 vincenti sono stati poi conseguenza di un approccio sempre assai rischioso, per alcuni incosciente, di una giocatrice da tutto o niente che, sul grass di Church Road, si sta esaltando.
6 anni fa, quando si spinse agli ottavi, era una ragazzina eppure il suo essere “erbivora” era evidente. Ora, con maturità e coscienza di sé, l’azzurra si è spinta oltre portando il tennis femminile a respirare un po’ di ossigeno dopo un periodo di buio totale. E dunque, nel torneo delle “stelle cadenti”, dove tutte le prime dieci tenniste del mondo saranno davanti al televisore dai quarti in avanti, l’azzurra si è regalata il confronto con l’ex “regina” Serena Williams. L’americana, reduce da problemi fisici nel suo ritorno all’attività agonistica dopo la maternità, nei Championships sembra aver ritrovato se stessa. Il modo con cui ha schiantato la russa Evgeniya Rodina (n.120 del mondo) è degno della miglior Serena.
Camila dovrà fare i conti con la sette volte vincitrice di questo Slam ed il sogno sarebbe quello di replicare ciò che tre anni fa Roberta Vinci seppe fare nelle semifinali degli Us Open, nel “giardino di casa” della statunitense. Servirà davvero un’impresa ma l’azzurra dovrà giocare senza pensare di avere dall’altra parte della rete la figura dell’ex n.1 del ranking, sicura del fatto suo e del suo tennis tutto coraggio.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto:Jimmie 48 / Shutterstock.com