Wimbledon 2018: le semifinali femminili. Goerges tra Serena Williams e la 30a finale Slam, Kerber alla prova Ostapenko. C’è Musetti nei quarti junior maschili

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Non contando il Middle Sunday, quella di oggi è la giornata numero 10 del torneo di Wimbledon. Il secondo giovedì del terzo Slam dell’anno è tradizionalmente dedicato alle semifinali femminili, che vedranno di fronte nella parte alta Jelena Ostapenko e Angelique Kerber, nella parte bassa Julia Goerges e Serena Williams.

Il programma del Centre Court si aprirà alle 14 italiane con Ostapenko-Kerber. La lettone, dopo la doccia freddissima del Roland Garros, è riuscita a riconvertire le energie in positivo, arrivando fino a questo punto senza cedere un set tra Dunne, Flipkens, Diatchenko, Sasnovich e Cibulkova. Per sua stessa ammissione, la Ostapenko, che è la prima lettone a raggiungere le semifinali ai Championships, sta giocando senza alcun tipo di pressione, spinta dal nuovo coach Glen Schapp. Non guasta nemmeno il fatto che sia la più giovane, e di parecchio, tra le semifinaliste: tra lei e la Kerber passano 9 anni e mezzo. La tedesca, comunque, resta leggermente favorita in ragione del tasso di esperienza che pende dalla sua parte. il suo resterà comunque un match difficile, anche se in questo torneo è stata abituata a dover affrontare avversarie di livello: si va dalla rediviva Zvonareva all’esordio alla Osaka al terzo turno, dalla Bencic negli ottavi alla Kasatkina nei quarti. La due volte vincitrice Slam ha già messo in chiaro il fatto che, oltre allo stile difensivo che le è congeniale (e che è il perfetto contrasto con lo stile offensivo della Ostapenko), metterà in atto un gioco un po’ più votato all’attacco, un po’ più aggressivo. Tra le due giocatrici non ci sono precedenti.

Per Goerges e Williams, che scenderanno in campo a seguire, quello odierno sarà invece il quarto confronto in carriera: i precedenti tre li ha vinti tutti l’americana. Il pronostico pende tutto dalla parte di Serena, che con l’avanzare del torneo è entrata in una sempre miglior forma. La prova più importante l’ha sostenuta contro Camila Giorgi, anche se non le ha mai realmente concesso l’occasione di vincere la partita, neanche dopo aver perso il primo set del suo percorso. Di fronte a Serena ci sono un altro pezzo di storia e la trentesima finale Slam, nonché decima a Wimbledon, ma c’è anche la Goerges, che è invece una debuttante a queste altezze. Alla soglia dei trent’anni, che compirà a novembre, la nativa di Bad Oldesloe ha raccolto tutti i frutti di una buona carriera, in cui s’è spesso trovata a fare da mina vagante per le giocatrici di alta classifica (Caroline Wozniacki la sua vittima preferita tra le top ten). Per adattare il suo tennis all’erba, lei, terraiola, ha cercato di mettere in atto le cose semplici, rendendosi al contempo particolarmente votata all’attacco. Quel tipo di tennis potrebbe contrastare con una certa efficacia quello di Serena, ma è rischiosissimo: potrebbe andarle bene, e allora i risultati potrebbero portare a una partita lottata, ma potrebbe andare anche male, e in quel caso Serena, di solito, di pietà ne ha sempre mostrata poca.

C’è anche qualche frammento d’Italia nella giornata che si aprirà tra poche ore: Lorenzo Musetti sarà infatti impegnato sul campo 12 per i quarti di finale del torneo junior maschile, dove affronterà il britannico Jack Draper. Musetti, 16 anni, è il più giovane dei tennisti rimasti in tabellone, e nella sua corsa ha eliminato due teste di serie: l’argentino Juan Manuel Cerundolo e soprattutto il francese Hugo Gaston, un mancino niente male che è numero 4 del ranking junior stilato dall’ITF, riempiendolo di variazioni con il rovescio (a una mano). Curiosamente, Musetti e Draper si erano già affrontati nel Grade 1 di Roehampton una settimana fa, e ha vinto nettamente il nativo di Sutton. Musetti sarà poi impegnato anche nel secondo turno del torneo di doppio, in coppia con l’olandese Deney Wassermann e contro la coppia britannica Story/Wendelken.

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Foto: Jimmie48 Photography / Shutterstock.com