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Wimbledon 2018: prima giornata più che positiva per gli italiani. Quattro vittorie e una sconfitta il bilancio
L’euforia per la cavalcata di Marco Cecchinato a Parigi non si è arrestata. Chiariamo subito, a scanso di equivoci: è solo il primo turno ma la prima giornata di Wimbledon è stata ampiamente positiva per il tennis italiano. Cinque incontri e quattro successi, con il rammarico di un en-plein che avrebbe reso il primo lunedì del torneo perfetto.
Cominciamo da Camila Giorgi, per galanteria ma anche perché la prima a scendere in campo. L’erba di Wimbledon le fa bene. Qui si è mostrata al mondo per la prima volta, sei anni or sono, qui riesce sempre a trovare buone sensazioni. Il compito oggi non era facile, contro la lettone Anastasija Sevastova, ma è stato portato a casa con la solita partita. Così dominante Camila nel primo set, così spenta nel secondo. Poi, però, la lampadina si è riaccesa sul più bello, portando a casa una vittoria chiave, che le apre le porte per un secondo turno ampiamente alla portata, contro l’americana Madison Brengle.
Più facile, invece, la vittoria di Andreas Seppi. L’australiano John-Patrick Smith si è rivelato poca cosa, troppo falloso al cospetto di un giocatore invece solidissimo. L’altoatesino si trova a suo agio sull’erba e ai Championships, lo ha già dimostrato più volte, ma non è stato fortunato nel sorteggio, perché il prossimo ostacolo si chiama Kevin Anderson, che già gli aveva sbarrato la strada lo scorso anno, sempre a livello di secondo turno. Seppi il suo lo ha fatto, arrivando alla sfida, ora chissà.
“Ha fatto il suo” anche Thomas Fabbiano. L’indiano Yuki Bhambri era ampiamente alla portata e il tennista pugliese non si è lasciato sfuggire l’occasione di fare finalmente strada a Londra, dove ha vinto la sua prima partita. Una vittoria di carattere, rimontando un set di svantaggio, e grinta, proprio le sue caratteristiche principali. Ora Stan Wawrinka: sarà difficile, ma Thomas potrà comunque godere di un palcoscenico migliore del campo 8.
Grinta. Ovvero la prerogativa di Paolo Lorenzi. Aveva una bella occasione, su una superficie non sua ma che non si addice nemmeno al suo avversario, il serbo Laslo Siete, e ne ha approfittato. La stagione è stata avara di soddisfazioni per Paolino, alle prese con problemi fisici che non lo stanno lasciando in pace, e vincere in uno Slam può solo aumentare la fiducia. Anche per lui l’asticella si alzerà, contro Gael Monfils, ma intanto il senese è arrivato a giocarsela.
Chiudiamo con l’unica nota negativa, la sconfitta di Stefano Travaglia. Le sue chance contro l’australiano John Millman, più abituato di lui all’erba, le ha avute. Non è però riuscito a sfruttarle. Peccato. Lo scorso anno era uscito dalle qualificazioni ed era riuscito a portare al quinto set Andrey Rublev. Quest’anno non è riuscito a ricreare quella magia.
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alessandro.tarallo@oasport.it
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Foto: Shutterstock.com