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Wimbledon 2018: Roger Federer abdica. Chi salirà sul trono? Novak Djokovic può completare il ritorno

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La notizia del giorno a Wimbledon è presto detta. Roger Federer è stato sconfitto ai quarti di finale da Kevin Anderson. Già questo basterebbe come sorpresa, ma possiamo fare ancora meglio, aggiungendoci che il sudafricano ha vinto dopo essere stato sotto due set a zero: è il primo a battere il campione svizzero in un torneo dello Slam recuperando tale svantaggio, il primo a farlo annullando un match point.

Perché se Federer avesse concretizzato il match point avuto sul 5-4 del terzo set, ora staremmo parlando di altro, della normalità. Ma così non è stato: il cammino verso il trionfo sui prati sacri dell’All England Club si è bruscamente arrestato, lasciando vacante il trono che Roger aveva riconquistato lo scorso anno. Chi prenderà il suo posto?

La risposta dopo la giornata dei quarti, e ci sbilanciamo notevolmente, potrebbe essere Novak Djokovic. Sì perché se dopo dieci anni tutti volevano una nuova finale, magari epica quanto la precedente, tra Federer e Nadal, il serbo è arrivato a Londra più in forma che mai. La luce in fondo al tunnel intrapreso nel 2016, dopo aver fatto incetta di Slam, è sempre più vicina e proprio dalla fine di quell’anno, così esaltante nella prima metà e così maledetto dalla seconda in poi, Nole non raggiungeva le semifinali in un Major. Lo ha fatto oggi, confermando la sua superiorità nei confronti di Kei Nishikori, e confermandosi più solido e in palla che mai.

Nole è stato quello che con più “facilità” ha conquistato l’accesso alle semifinali. E ora che non c’è Federer, il grande favorito della vigilia, attenzione a Nole, che potrebbe completare, proprio sui campi di Wimbledon, là dove iniziò il lento e inesorabile declino, il ritorno al top.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Alessio Marini

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