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Atletica, Diamond League 2018: Manyonga e Korir in luce a Birmingham, a Coleman i 100. Pochi lampi di fine stagione

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A Birmingham (Gran Bretagna) si è disputata l’ultima tappa della Diamond League 2018 di atletica leggera prima delle Finali. Giornata con pochi sussulti a una settimana di distanza dal termine degli Europei, di seguito tutti i risultati dell’evento.

 

SALTO IN LUNGO (MASCHILE) – Il risultato migliore arriva da una prova non valida per la Diamond League dove il sudafricano Luvo Manyonga ritorna ai livelli che gli competono e salta 8.53 da vero Campione del Mondo, a soli cinque centimetri dallo stagionale. Balzo lunghissimo con cui batte il giamaicano Tajay Gayle (8.17) e l’australiano Henry Frayne (8.01).

800 METRI (MASCHILE) – Prestazione davvero notevole del keniano Emmanuel Korir che corre un super 1:42.79, record del meeting e 22esimo tempo all-time. Sul podio con lui i connazionali Jonathan Kitilit (1:43.53) e Elijah Manangoi (1:44.15).

100 METRI (MASCHILE) – Ruggito molto interessante di Chris Coleman che batte per millesimi il britannico Reece Prescod (9.94 per entrambi). Terzo posto per l’altro statunitense Noah Lyles (9.98), solo quinto il britannico Zharnel Hughes (10.05 per il Campione d’Europa).

 

200 METRI (FEMMINILE) – La bahamense Shaunae Miller-Uibo riesce a sconfiggere nettamente Dina Asher-Smith che aveva fatto tripletta agli Europei. Finisce 22.15 a 22.31, terza l’olandese Dafne Schippers (22.31).

SALTO IN ALTO (MASCHILE) – L’australiano Brandon Starc salta il personale di 2.33 al secondo tentativo e manda ko il canadese Michael Mason e Jeron Robinson (2.30 per entrambi). Misure non eccezionali, il tedesco Mateusz Przybylko si ferma a 2.20 dopo aver vinto l’oro agli Europei.

TIRO DEL GIAVELLOTTO (FEMMINILE) – Gran bella bordata del tedesco Andreas Hofmann che torna a vincere con un ottimo 89.82 al secondo tentativo mettendo in fila il connazionale Julian Weber (86.63) e l’estone Magnus Kirt (85.31).

SALTO IN LUNGO (FEMMINILE) – La tedesca Malaika Mihambo ribalta tutto all’ultimo salto, vola a 6.96 e riesce così a scavalcare l’attonita colombiana Caterine Ibarguen (6.80 per la triplista), terza la britannica Shara Proctor (6.70).

400 METRI (MASCHILE) – Giro di pista particolarmente avvincente con tre atleti in lizza per la vittoria, la spunta lo statunitense Fred Kerley (45.54) che spezza le resistenze del britannico Matthew Hudson-Smith (45.59 per il vincitore di Berlino) e dello statunitense Paul Dedewo (45.62), più indietro il dominicano Luguelin Santos e il belga Jonathan Borlée.

110 METRI OSTACOLI – Bella stoccata dallo spagnolo Orlando Ortega che riscatta la prestazione sottotono degli Europei e si impone in 13.08 (stagionale) surclassando il giamaicano Ronald Levy (13.22) e il francese Pascal Martinot-Lagarde (13.27) appagato dalla conquista del titolo continentale.

400 METRI OSTACOLI (FEMMINILE) – Volata vincente della svizzera Lea Sprunger (54.86) che riesce ad avere la meglio sulla giamaicana Janieve Russell (54.91) e sulla britannica Meghan Beesley (55.83).

1500 METRI (FEMMINILE) – Era stato annunciato il duello tra Sifan Hassan e Caster Semenya ma la sudafricana non si è presentata mentre l’olandese ha vinto in scioltezza (4:00.60) lasciandosi alle spalle l’etiope Gudaf Tsegay (4:01.03) e la polacca Sofia Ennaoui (4:02.06).

3000 METRI (FEMMINILE) – Distanza spuria letteralmente dominata dal Kenya con la tripletta confezionata da Agnes Jebet Tirop (8:32.21), Lilian Kasait Rengeruk (8:33.43) e Hellen Obiri (8:36.26).

3000 METRI SIEPI (MASCHILE) – Ritmi relativamente blandi ma il grande favorito Conseslus Kipruto risponde presente all’appello e vince in 8:14.33 davanti all’etiope Chala Beyo (8:14.61) e al connazionale Nicholas Bett (8:16.44).

SALTO CON L’ASTA (FEMMINILE) – Ekaterini Stefanidi e Kiriakopoulou sono visibilmente stanche dopo la doppietta piazzata agli Europei, le greche concludono al secondo e al terzo posto (4.52 e 4.40) battute dalla statunitense Sandi Morres (4.62).

GETTO DEL PESO (FEMMINILE) – La tedesca Christina Schwanitz si prende la rivincita e batte la polacca Paulina Guba che l’aveva sconfitta a Berlino. La teutonica si impone con un lancio da 18.20 lasciandosi così alle spalle la rivale (17.92) e l’olandese Melissa Boekelman (17.78).

 





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