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Atletica, Diamond League 2018: ultime finali a Bruxelles. Gianmarco Tamberi ottimo terzo (2,31 m), Coleman vola nei 100. Renaud Lavillenie abdica nel salto con l’asta

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Cala il sipario sulla Diamond League 2018. A Bruxelles (Belgio) gli ultimi 16 trofei in palio (oltre ad un compenso economico di 50.000 dollari) e tanto spettacolo. Gianmarco Tamberi conferma il proprio stato di forma superando quota 2,30 m per la seconda occasione in cinque giorni (2,33 m a Eberstad). Questa volta Gimbo è costretto ad arrendersi nell’altezza che gli ha permesso il secondo posto al meeting in Germania, fermandosi a 2,31 m. Meglio dell’azzurro soltanto Brandon Starc (Australia) e il campione europeo Mateusz Przyblyko (Germania). Trofeo che viene consegnato all’atleta oceanico per aver oltrepassato l’asticella posta a 2,33 m con un tentativo in meno dell’avversario. Mai in gara Marco Fassinotti, uscito immediatamente di scena a 2,15 m.

Tra le italiane che concorrono in eventi che non rientrano nella competizione internazionale da segnalare un ottimo terzo posto anche per Ayomide Folorunso (56.12 alle spalle dell’ucraina Anna Yaroshchuk-Ryzhykova e della belga Hanne Claes) nei 400 ostacoli femminili e la doppietta delle medaglie d’oro e argento agli Europei Martina Caironi e Monica Contraffatto sui 100 m paralimpici.

Pazzesco tempo di Christian Coleman nei 100 metri. Nettamente in vantaggio già dopo 40 m, lo statunitense ferma il cronometro a 9.79 secondi, sbriciolando il proprio record stagionale, oltre a correre tre centesimi più veloce del personal best, e surclassando la miglior prestazione dell’anno (che apparteneva a Ronnie Baker col crono di 9.87). Il connazionale Ronnie Baker paga un pessimo avvio, costretto a rimontare fino al secondo posto (9.93), un centesimo davanti a Yohan Blake (season best per il giamaicano).

Crolla anche il primato mondiale stagionale nei 5000 m piani maschili: Selemon Barega compie un ultimo chilometro impressionante e conquista il trofeo facendo segnare il tempo di 12:43.02. Gara molto veloce, quasi tutti migliorano il record personale; podio monopolizzato dall’Etiopia: Hagos Gebrhiwet si piazza secondo (12:45.82), terzo Yomif Kejelcha (12:46.79). Equilibratissima la gara dei 100 ostacoli donne: successo al photofinish di Brianna McNeal (Stati Uniti) in 12.61, che taglia il traguardo per soli due centesimi in meno rispetto alla connazionale Kendra Harrison e tre rispetto a Danielle Williams (Giamaica).

Nel salto con l’asta maschile Renaud Lavillenie è costretto ad abdicare dopo un dominio lungo sette anni, chiudendo la prova in quinta posizione. Diamante all’atleta di origine russa Timur Morgunov che supera l’altezza di 5,93 m. Si ferma cinque centimetri più in basso lo statunitense Sam Kendricks, terzo il canadese Shawnacy Barber (5,83). Pubblico in visibilio nei 400 uomini per l’arrivo in parata dei padroni di casa Jonathan Sacoor e Kevin Borlée. Il primo (45.59) precede di tre centesimi il secondo. L’olandese Liemarvin Bonevacia, terzo, cede nel rettilineo finale (46.08). Di seguito tutti i risultati della seconda giornata di finali di Diamond League 2018 a Bruxelles.

GETTO DEL PESO FEMMINILE – La gara “prologo” del meeting in Belgio (si è svolta ieri) è stata vinta dalla cinese Gong Lijiao, favorita sulla carta. L’asiatica è stata superata alla terza rotazione da Raven Sauders (Stati Uniti), ma si è ripresa la leadership al quinto tentativo grazie alla misura di 19.83 m. In seconda posizione la statunitense citata precedentemente (19.64 m), a seguire Christina Schwanitz (Germania) in 19.50 m.

LANCIO DEL DISCO FEMMINILE – Classifica stravolta all’ultimo lancio: Sandra Petkovic (Croazia) si trovava in vantaggio con la misura di 64,31 m prima della sesta rotazione ed era pronta per festeggiare il settimo diamante, ma è stata beffata dalla cubana Yaimé Perez (65,00 m) e dalla brasiliana Andressa de Morais (64,65 m).

SALTO IN LUNGO FEMMINILE – Secondo diamante in due giorni per la colombiana Caterine Ibarguen. La campionessa olimpica nel salto triplo, specialità nel quale è arrivata prima ieri a Zurigo, raggiunge la distanza di 6,80 m al quarto tentativo. 10 cm più indietro la britannica Shara Proctor, in terza posizione Sha’Keela Saunders (Stati Uniti).

LANCIO DEL DISCO MASCHILE – Buona la prima per Fedrick Dacres. Il giamaicano realizza la misura che gli permette di alzare il trofeo al primo tentativo (68,67 m), staccando gli avversari di almeno un metro. In seconda posizione il lituano Andrius Gudzius con 67,56 m; ai piedi del podio Daniel Stahl (Svezia), con 66,74 m.

400 METRI FEMMINILE – Diamante all’atleta del Bahrain Salwa Eid Naser (49.33) che si mette alle spalle la concorrenza Oltreoceano. Distanti oltre un secondo le statunitensi Phyllis Francis (50.51) e Shakima Wimbley (50.77).

3000 METRI SIEPI FEMMINILE – La nazionale keniana domina la seguente specialità. Grazie all’aiuto delle lepri, le atlete africane completano il podio: al traguardo nell’ordine Beatrice Chepkoech (8:55.10), Norah Jeruto (8:59.62) e Hyvin Kiyeng (9:01.60).

110 METRI OSTACOLI MASCHILE – Dopo l’argento agli Europei, Sergey Shubenkov si prende la rivincita sul francese Pascal Martinot-Lagarde (quarto). L’atleta di origine russa è l’unico ad abbattere il muro dei 13 secondi (12.97), lasciando alle spalle lo spagnolo Orlando Ortega (13.10) e  il giamaicano Hansle Parchment (13.35).

1500 METRI FEMMINILE – Laura Muir (Gran Bretagna) conquista il trofeo grazie al tempo di 3:58.49, vicinissimo al proprio season best. Invano il tentativo di rimonta della statunitense Shelby Houlilan (3:58.94), seconda. Chiude la top-3 Sifan Hassan (Olanda) col crono di 3:59.41.

800 METRI MASCHILE – Emmanuel Kiprkurui Korir rispetta le attese e porta a casa l’ambito premio, con il keniano che ferma il cronometro in 1:44.72. Secondo il polacco Marcin Lewandowski (1:45.21), che regola il connazionale del vincitore Ferguson Cheruiyot Rotich (1:45.28).

400 METRI MASCHILE – Pubblico in visibilio per l’arrivo in parata dei belgi (padroni di casa) Jonathan Sacoor e Kevin Borlée. Il primo (45.59) precede per tre centesimi il secondo. L’olandese Liemarvin Bonevacia, terzo, cede nel rettilineo finale (46.08).

200 METRI FEMMINILE – L’ultimo trofeo nelle gare di velocità viene consegnato a Shaunae Miller-Uibo (Bahamas), che domina la corsa col crono di 22.12 a discapito delle olandesi Dafne Schippers (22.53, ma ha invaso la corsia in curva) e Jamile Samuel (22.64).

SALTO TRIPLO MASCHILE – Pedro Pablo Pichardo mette in linea tutti gli avversari saltando a 17,49 m. Quattro statunitensi alle spalle del portoghese, i migliori Christian Taylor (17,31) e Donald Scott (17,25).





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luca.montanari@oasport.it

Foto: Herbert Kratky/Shutterstock.com

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