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Atletica, Europei 2018: Filippo Tortu e la rincorsa sfumata. Perché non ha vinto la medaglia? La delusione sui 100 metri

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Era l’uomo più atteso del giorno nell’universo sportivo alle nostre latitudini, era il ragazzo attorno alle quali si avvolgevano i sogni di vincere una medaglia sui 100 metri agli Europei 2018, era la nostra punta di diamante chiamata a riportarsi sul podio della specialità regina ma purtroppo tutto è naufragato con un deludente quinto posto. Oggi Filippo Tortu non ha corso sui livelli a cui ci aveva abituato negli ultimi mesi, purtroppo è stato distante dal roboante 9.99 stampato qualche settimana fa a Madrid: speravamo tutti di festeggiare un alloro a 36 anni di distanza dall’argento di Pierfrancesco Pavoni ma purtroppo il brianzolo non è riuscito nell’impresa a cui era chiamato.

Il 20enne esce molto amareggiato dall’Olympia Stadium di Berlino, l’impianto in cui l’Italia ha vinto i Mondiali di calcio nel 2006 e che ha fatto la storia nello sport. Questa sera, purtroppo, il nostro velocista non ha scritto una nuova pagina indelebile e ci ha lasciato un po’ tristi in coda a una giornata positiva agli European Championships. Cosa non ha funzionato nella gara più importante dell’anno? Come mai Filippo Tortu ha mancato una medaglia che sembrava quasi sicura, a maggior ragione dopo la rinuncia forzata di Jimmy Vicaut per un infortunio patito in riscaldamento?

Difficile trovare le ragioni su due piedi, ma la condizione di forma non è parsa quella vista nella capitale spagnola quando firmò quel 9.99. Le gambe sembravano meno fluide, la corsa meno rotonda, le spalle un po’ contratte, è mancato anche lo smalto nel momento in cui bisognava fare la differenza sul lanciato. Da quello storico 22 giugno non lo abbiamo più visto in pista: un’assenza così lunga può averlo condizionato? In più si è messa di mezzo anche la tosse, sebbene l’atleta non abbia dato colpe a quel raffreddamento. Sicuramente si è pagato anche il prezzo di correre in un contesto di questo livello, è mancata l’esperienza giusta per poter competere con le altre stelle (era comunque difficile battere Hughes e Prescod, scesi a 9.95 e 9.96) e per poter puntare con più cattiveria al piazzamento di lusso. Tortu è giovane e il futuro è tutto suo, sicuramente questa serata difficile gli sarà d’aiuto per le altre occasioni e per poter tornare competitivo più che mai, magari già a partire dalla staffetta di questa rassegna continentale.

 





Foto: FIDAL/Colombo

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