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Atletica, Europei 2018: l’Italia cerca il salvataggio in extremis. Dossena ci prova, Tortu trascina la staffetta: serve l’impresa per evitare la sindrome di Stoccolma

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L’Italia si gioca il tutto per tutto agli Europei 2018 di atletica leggera, l’ultima giornata ci offre le ultime chance per risollevare una spedizione fin qui deludente e in grande sofferenza. Gli azzurri hanno conquistato soltanto tre medaglie di bronzo e il rischio di chiudere senza nemmeno un oro (episodio successo soltanto a Stoccolma 1958) è sempre più concreto: il nostro movimento è sempre più in difficoltà e fatica a riprendersi, l’appuntamento più importante della stagione è stato fallito da diversi possibili protagonisti e ci presentiamo al calare del sipario in una situazione critica.

La nostra Nazionale occupa il 23° posto nel medagliere, rischia di tornare indietro di 60 anni e di lanciarsi nel peggior modo possibile verso le Olimpiadi di Tokyo 2020. Oggi a Berlino si assegnano gli ultimi dieci titoli e l’Italia tenta l’impresa disperata: abbiamo sostanzialmente tre carte da giocarci, tre ultime speranze per cercare di migliorare un bilancio che comunque vada sarà insufficiente e insoddisfacente. Portare a casa almeno una medaglia per evitare di eguagliare le tre edizioni peggiori a livello complessivo di podi (eccezion fatta per la celebre Stoccolma 1958) sarebbe un timido passo in avanti, vincere un oro sarebbe davvero incredibile e risulterebbe sorprendente.

In mattinata andranno in scena le due Maratone. Sara Dossena cercherà di fare saltare il banco: dopo il sesto posto ottenuto a New York, l’ex triathleta non si pone più limiti, è data in buona forma e potrebbe davvero puntare a un risultato di lusso ma la bielorussa Volha Mazuronak sembra essere un osso duro per le nostre ambizioni. Stefano La Rosa punta invece a essere un outsider di lusso ma il titanico norvegese Sondre Moen sembra essere inscalfibile (sembra più difficile sperare in Catherine Bertone ed Eyob Faniel). In serata, invece, bisogna avere una fiducia sfrenata per sognare con la 4×100 maschile, tutto o niente se si vuole fare la storia: Filippo Tortu torna in pista per riscattarsi dopo il deludente quinto posto nella gara individuale, il brianzolo dovrà trascinare un quartetto che può contare anche su uno scatenato Eseosa Desalu (sesto sui 200 con un super 20.13, uno dei risultati migliori dell’intera spedizione azzurra) e su Marcell Jacobs. La sfida contro Gran Bretagna, Francia, Turchia sarà davvero molto ardua.

L’Italia ancora una volta ha steccato dopo le zero medaglie delle Olimpiadi di Rio 2016 e dopo i pessimi Mondiali 2017 (nessuna finale in pista, arrivò solo il bronzo di Antonella Palmisano nella 20 km di marcia) ma cerca un ruggito finale per salvare il salvabile, ci stringiamo attorno agli azzurri fino all’ultimo istante.

 





Foto: FIDAL/Colombo

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