Calcio
Calcio, Serie A 2018-2019: i giovani italiani in rampa di lancio. Il taccuino di Roberto Mancini
Inutile negarlo: è una settimana molto complicata. Il disastro di Genova, le vittime e le polemiche che ne sono susseguite stanno rendendo il clima molto teso. Sampdoria e Genoa, da par loro, hanno proposto alla Lega Serie A di non disputare i propri incontri della prima giornata di campionato contro la Fiorentina e il Milan e la risposta è stata affermativa. In un contesto a dir poco surreale, lo spettacolo dovrebbe comunque avere inizio con le restanti partite e spetterà alla Juventus, campione d’Italia in carica, dare il via alle danze al “Bentegodi” di Verona, affrontando i padroni di casa del Chievo.
Un campionato che si presenta con la novità Cristiano Ronaldo, vero catalizzatore d’attenzione, che acquistato dalla Juve è giunto in Italia per conquistare trofei. Nella città di Romeo e Giulietta il primo atto. Tuttavia, in un torneo che sta per partire non senza qualche perplessità, ci si chiede quali potranno essere i giovani italiani che Roberto Mancini potrà prendere in considerazione per cercare di ridestare una selezione precipitata nel ranking FIFA al 21° posto. Dovesse esserci oggi il sorteggio per Qatar 2022, gli azzurri sarebbero in seconda fascia. Analizziamo i prospetti per ruolo:
Portieri
Gli indiziati ad occupare i pali nel prossimo futuro saranno Gianluigi “Gigio” Donnarumma ed Alex Meret. Il classe ’99 del Milan viene da un’annata molto complicata e la stagione non è stata all’altezza delle aspettative. I mezzi fisici sono enormi e ci si aspetta da lui un salto di qualità. Un discorso un po’ diverso lo merita invece l’estremo difensore del Napoli, gravato da qualche infortunio di troppo nell’ultimo periodo che ne ha un po’ bloccato la crescita. La frattura del terzo medio dell’ulna sinistra nel corso della preparazione non è stato certo gradita ma comunque il 21enne nativo di Udine ha il talento per emergere, aiutato anche da un allenatore di grande esperienza come Carlo Ancelotti. Certo, non bisogna dimenticare Mattia Perin (25 anni) che si giocherà le proprie chance alla Juventus con Wojciech Szczęsny, non partendo inizialmente titolare.
Difensori
Nel reparto arretrato tanto Milan nel gruppo dei “Saranno famosi”. Mattia Caldara (classe ’94) ed Alessio Romagnoli (classe ’95) avranno l’onore e l’onere di presidiare la difesa rossonera. Una coppia giovane che ha mostrato tante qualità e in questa stagione è chiamata a dare risposte importanti. Discorso diverso per Daniele Rugani che, alla Juve, avrà molta concorrenza e forse poco spazio. Tuttavia, considerando anche la media anagrafica alta nella difesa bianconera, il 24enne nativo di Lucca potrebbe avere delle chance. Sugli esterni, sempre sulla sponda milanista, Davide Calabria ed Andrea Conti sono due calciatori da considerare. Il primo ha beneficiato nella stagione passata della cura di Gennaro Gattuso in panchina. Il 21enne di Brescia ha evidenziato grandi miglioramenti, dal punto di vista tecnico e della personalità, e sfrutterà al meglio la possibilità di giocare titolare. Sempre in quella zona del campo Conti, reduce dalla seconda operazione al ginocchio (ad aprile 2018), confida quest’anno di rientrare definitivamente nel giro e far vedere tutto quello che si era notato nel periodo atalantino.
Centrocampisti
Nella zona nevralgica del campo i calciatori giovani che Mancini dovrà osservare con attenzione saranno i seguenti: Rolando Mandragora (Udinese), Lorenzo Pellegrini (Roma), Bryan Cristante (Roma) e Nicolò Barella (Cagliari). Mandragora, in Friuli, andrà in cerca della definitiva consacrazione. Il 21enne ha personalità, forza fisica e buona tecnica per imporsi in una realtà che può consentirgli di mettere minuti nelle gambe. Per Pellegrini (classe ’96) e Cristante (classe ’95) le responsabilità aumentano. Essere parte di un club che punta a vincere in Italia e in Europa rappresenta un test probante per entrambi, attesi al definitiva esplosione. Venendo al giocatore del Cagliari, il passaggio ad una grande squadra è solo questione di tempo. Un centrocampista completo, abile sia in impostazione che in interdizione. Il “Mancio” dovrà prendere nota delle qualità del classe ’97 sardo.
Attaccanti
Nel roster degli attaccanti Federico Chiesa (Fiorentina), Federico Bernardeschi (Juventus), Matteo Politano (Inter), Domenico Berardi (Sassuolo), Patrick Cutrone (Milan), Andrea Favilli (Genoa) e Moise Kean (Juventus) potrebbero offrire un contributo importante alla causa. I primi due menzionati hanno fatto vedere cose buone in azzurro ma debbono alzare il proprio standard nel club. Per Politano la chance di giocare nell’Inter sarà fondamentale anche per l’esperienza in Champions League mentre per Berardi, dopo i tanti problemi fisici, questa stagione può essere quella della rinascita. Per Cutrone, Favilli e Kean l’annata sarà funzionale ad una crescita ulteriore. Il calciatore del Milan, autore l’anno scorso di 10 reti (con 4 assist), sarà chiuso da Gonzalo Higuain, per cui dovrà essere abile a farsi trovar pronto quando sarà chiamato in causa. Favilli, al Genoa (in prestito dalla Juve), vorrà trovare spazio e far valere le sue attitudini realizzative che nella tournée statunitense con la Juve si sono potute notare. Per quanto concerne Kean, in grande evidenza negli Europei Under19 con la maglia azzurra (classe 2000), ha il fisico e la velocità per farsi valere anche alla Juventus. Vedremo, poi, se il suo destino sarà altrove per giocare maggiormente.
(foto: lev radin / Shutterstock.com)
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