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Canoa velocità, Mondiali 2018: Carlo Tacchini delude nel C1 500 metri e non centra la finale

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Una sessione mattutina opaca per l’Italia nella terza giornata di gare dei Mondiali di canoa velocità a Montemor o Velho (Portogallo). Infatti nessuno dei tre azzurri in gara è riuscito a centrare la finale. Andiamo a scoprire nel dettaglio i risultati.

Nel C1 500 metri delusione per Carlo Tacchini, che chiude al quarto posto la semifinale e va solamente nella finale B. Il 23enne di Verbania, che lo scorso anno fu argento iridato in questa specialità, ha pagato una brutta partenza e poi è stato beffato nel finale dal polacco Tomasz Kaczor, che lo ha preceduto di soli tre centesimi. Il tempo dell’azzurro è di 1:52.477 a 1.785 dal tedesco Sebastian Brendel.

Si devono accontentare della finale B anche Luca Beccaro e Tommaso Freschi nel K2 1000 metri. La coppia azzurra ha chiuso la semifinale al sesto posto. Tempo alto per l’Italia in 3:16.605 a 3.581 dalla Slovacchia. Nulla da fare nemmeno per Giulio Dressino, eliminato in semifinale nel K1 500 metri. Prova sottotono per l’azzurro che ha chiuso in ottava posizione (1:45.902) a quasi cinque secondi di ritardo dall’ungherese Bence Nádas.

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alessandro.farina@oasport.it

Twitter: @Alefarina18

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Foto: Federcanoa

1 Commento

1 Commento

  1. ghost

    24 Agosto 2018 at 13:20

    mi domando che senso abbia avuto spremere come un limone il buon Carlo per tutta la stagione, costringendolo a partecipare a ogni tipo di manifestazione assoluta e giovanile, per poi ritrovarlo all’unico vero appuntamento importante della stagione con le pile completamente scariche, sia fisicamente che emotivamente.
    già abbiamo pochissimo materiale umano di qualità e poi lo sprechiamo come ha fatto la federcanoa in queste stagioni.
    meh.
    per quelli del Kayak, niente di inaspettato. la qualità è quella, non credo sia neanche lecito aspettarsi l’impossibile da loro.
    speriamo che i velocisti (decisamente più vicini all’eccellenza mondiale) riescano a darci un minimo di soddisfazione.
    e che il duo Incollingo/Santini (gli unici tra gli Azzurri davvero al top della condizione, per quanto visto nelle batterie) sia davvero pronto al salto di qualità definitivo, arrivando almeno a ridosso del podio (se non proprio sul podio).

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