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Canoa velocità, Mondiali 2018: i convocati dell’Italia ai raggi X. Carlo Tacchini chiamato al triplo impegno

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Sono 14 gli equipaggi che l’Italia porterà in acqua a Montemor O Velho, in Portogallo, per i Mondiali di canoa velocità: la rassegna inizierà domani con le prime gare della paracanoa, mentre a partire da giovedì in acqua anche i normodotati. Finali spalmate su tre giorni, da giovedì a domenica.

Andiamo a scoprire tutti gli equipaggi azzurri:

KAYAK SENIOR MASCHILE
Manfredi RIZZA (K1 200): la concorrenza con l’emergente Di Liberto sta portando l’azzurro a dare il massimo. La forma delle Olimpiadi di Rio pian piano sta tornando ed ecco che l’azzurro torna a fare la voce grossa in ambito internazionale
Luca BECCARO – Tommaso FRESCHI (K2 1000): nuova coppia sulla distanza olimpica, provata nelle ultime uscite in Coppa del Mondo e confermata dopo diversi esperimenti. Ai Mondiali per cercare la finale.
Giulio DRESSINO (K1 500): nelle grandi manovre sulle imbarcazioni azzurre lui paga lo scotto di ritrovarsi ora in una specialità non olimpica. Avrà la prossima stagione per far ricredere i tecnici azzurri.
Samuele BURGO (K1 1000 – K1 5000): il nostro rappresentante sulle distanze più lunghe del kayak individuale. Molto più importante il chilometro, distanza olimpica, dove l’azzurro può certamente puntare a ben figurare in finale.
Nicola RIPAMONTI – Alessandro GNECCHI – Andrea SCHERA – Edoardo CHIERINI (K4 500): altro equipaggio sotto osservazione, sia perché nuova specialità olimpica, sia in quanto i vari cambiamenti rispetto alla scorsa stagione, hanno portato una formazione nuova a salire sul kayak.
Riccardo SPOTTI – Andrea D.DI LIBERTO (K2 200): soprattutto il secondo dei due è in rapida crescita, tanto da impensierire Rizza quale sprinter azzurro sulla distanza olimpica. Intanto in Portogallo loro due sono chiamati a ben figurare nella specialità non olimpica.

KAYAK SENIOR FEMMINILE
Francesca GENZO (K1 200): scende dal non olimpico K2 per tentare in solitaria sulla distanza sprint. La scelta dei tecnici è in ottica Tokyo 2020, ma l’azzurra vorrà dimostrare qualcosa sin da ora.
Irene BURGO – Sofia Magali CAMPANA – Cristina PETRACCA – Agata FANTINI (K4 500): anche in questo caso i cambi di equipaggio portano le azzurre ad una formazione poco rodata, speriamo possano far bene.
Cristina PETRACCA (K1 500): sulla distanza olimpica l’azzurra è chiamata a cercare di entrare tra le prime nove, che sarebbe già un ottimo risultato.
Agata FANTINI (K1 5000): chiamata a fare anche la distanza maratona, l’azzurra proverà a farsi valere.

CANADESE SENIOR MASCHILE
Sergiu CRACIUN – Nicolae CRACIUN (C2 500 – C4 500): Incollingo e Santini, che saranno con loro sul C4, gli hanno soffiato il posto sull’imbarcazione olimpica, ma i fratelli Craciun proveranno a dire la loro, seppur senza aspirazioni, al momento, in ottica Tokyo.
Luca INCOLLINGO – Daniele SANTINI (C2 1000 – C4 500): gli azzurri dovranno fare bene nella specialità olimpica, dove sono chiamati a centrare la finale, magari finendo a ridosso del podio.
Carlo TACCHINI (C1 500 – C1 1000 – C1 5000): la nostra punta di diamante. Il poliziotto verbanese è l’azzurro indiziato numero uno per salire sul podio, almeno nella distanza olimpica del chilometro, ma potrà ben figurare nella distanza mediana e nella maratona.




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Foto: Profilo Facebook Carlo Tacchini

roberto.santangelo@oasport.it

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