Canoa

Canoa velocità, Mondiali 2018: un grande passo indietro, e Tokyo 2020 è quasi alle porte…

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Si sono chiusi a Montemor o Velho, in Portogallo, i Mondiali di canoa velocità, che purtroppo, per l’Italia hanno segnato un grosso passo indietro rispetto alla rassegna iridata di dodici mesi fa: gli azzurri conquistano una sola medaglia, di bronzo, nella specialità non olimpica del C4 500 metri maschile.

Per il resto poche le finali conquistate, si salvano soltanto Daniele Santini e Luca Incollingo (tra l’altro di bronzo assieme ai fratelli Craciun), che si confermano tra i migliori nel C2 1000 metri, anche se comunque lontani dal podio, mentre Manfredi Rizza nel K1 200 metri fa capire di non voler abdicare in favore di un Domenico Di Liberto in rampa di lancio, ma costretto al momento alla barca non olimpica del K2 200.

In ritardo di condizione Carlo Tacchini, deludente in questa rassegna, dove per un pelo ha raggiunto la finale nella specialità olimpica del C1 1000 metri, mentre non ce l’ha fatta nella distanza non olimpica dei 500 metri. Passo indietro dei fratelli Craciun, che dal bronzo iridato, non trovano neppure la finale nel C2 500, non olimpico.

Non positivi gli esperimenti dei K4 500: al maschile gli azzurri hanno chiuso all’ultimo posto nella Finale B, mentre per le donne, dove non era prevista la finale minore, la corsa si è conclusa in semifinale. I piazzamenti nelle 5 km, seppur buoni, non salvano la spedizione, così come non lo fa il bronzo citato in apertura.

Gioisce però l’Italia della paracanoa, con la vittoria di Esteban Farias, che per il secondo anno consecutivo, centra l’accoppiata Europei-Mondiali. Gli azzurri però portano a casa altre due medaglie, con Eleonora De Paolis, d’argento, e Federico Mancarella, di bronzo. Se da una parte si corre verso le Paralimpiadi, dall’altro si frena verso Tokio…





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Foto: Federcanoa

roberto.santangelo@oasport.it

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