Ciclismo

Ciclismo, Davide Formolo: “Alla Vuelta per fare il salto di qualità. Davide Cassani mi osserva per il Mondiale”

Pubblicato

il

Non solo Vincenzo Nibali e Fabio Aru. Ad animare la prossima Vuelta a España 2018, che prenderà il via sabato da Malaga con una cronometro individuale, per quanto riguarda i colori azzurri ci sarà anche Davide Formolo, che avrà i ruoli di capitano in casa Bora-hansgrohe. Dopo un Giro d’Italia corso molto bene ma senza grandi acuti e con un po’ di sfortuna, il veneto va a caccia di risultati importanti.

“Spero sia la volta buona. Sarebbe ora. Io mi auguro di sì e ci credo, mi sono allenato bene e devo dimostrare di andare più forte degli altri. Dopo il Giro d’Italia ho tirato dritto fino allo Slovenia. Poi ho fatto circa una decina di giorni di riposo e il campionato italiano è stato in pratica il mio ritorno in bici. Sono stato dieci giorni sullo Stelvio prima del Giro di Polonia e dieci giorni dopo. Come mi dicevo mi sono allenato bene, sono pronto per la Spagna” le sue parole alla Gazzetta dello Sport.

Prosegue: “Sarà corsa dura dall’inizio. Nella seconda settimana ci sono 3-4 giorni abbastanza semplici e il finale è tremendo. Quella di Andorra sarà una tappa corta e molto intensa”.

Obiettivi: “Vincere una tappa, ma non con una fuga. Non mi piace anticipare e non ho mai cercato di farlo. Uscire di classifica per cercare una gloria di un giorno non mi serve. Non mi fa crescere, non miglioro. A me piace il confronto diretto con i big, nel faccia a faccia finale. Forse questo mio modo di interpretare la corsa mi ha penalizzato. Se in alcune gare fossi uscito di classifica per poi infilarmi in qualche fuga da lontano, chissà, magari avrei vinto qualcosa. Però sono convinto che alla lunga questo mio modo di correre pagherà”.

L’uomo di classifica per la Bora-hansgrohe, almeno in partenza però, non sarà Formolo: “Il nostro uomo di classifica sarà Emanuel Buchmann. È da gennaio che prepara ed ha in mente la Vuelta. È la sua opportunità”. 

Per il Mondiale: “Davide Cassani mi ha detto che mi guarda”.

L’eterno dubbio tra corse di un giorno e corse a tappe: “Sono adatto per entrambe. La Liegi di quest’anno ne è la dimostrazione che in quel genere di corse posso fare bene. Sono pronto per vincere una classica. Per le corse a tappe invece ancora mi manca qualcosa”.

gianluca.bruno@oasport.it

CLICCA QUI PER TUTTI GLI ARTICOLI SUL CICLISMO





 

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Valerio Origo

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version