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F1, analisi GP Belgio 2018: la Ferrari risponde di rabbia alla Mercedes, Vettel ferma la fuga di Hamilton e ora arriva Monza…

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Sebastian Vettel la voleva con tutte le sue forze questa vittoria nel Gran Premio del Belgio di Formula Uno 2018. Deve averci pensato lungo tutto il corso di questo mese di agosto che, ai suoi occhi, dev’essere sembrato infinito. Voleva rifarsi. Voleva rimettere la sua Ferrari davanti a tutti e fermare l’onda inesorabile che stava cavalcando Lewis Hamilton. Fino alla Q3 di ieri i suoi piani erano stati rispettati. Poi, per l’ennesima volta, era sopraggiunta la pioggia a dare una mano al suo rivale numero uno. Oggi no. Oggi Vettel non aveva la minima intenzione di cedere il passo.

Lo ha dimostrato sin dai primissimi metri. Ottimo stacco di frizione, trazione perfetta e partenza che ha fatto capire a Hamilton che fino al Kemmel sarebbe stata dura tenere dietro l’ex Red Bull. Mentre alle loro spalle si scatenava l’inferno con Nico Hulkenberg che andava a “bocciare” Fernando Alonso andando a creare una carambola clamorosa. Il sorpasso è arrivato, puntuale, preciso, cattivo, inesorabile, proprio pochi istanti prima che venisse chiamata la Safety Car. Poteva essere l’ennesima beffa stagionale per il tedesco, ma così non è stato.

Da quel momento in avanti Vettel è stato impeccabile. Mai una sbavatura, mai un cedimento. Sempre in spinta, sempre a tutta, per scacciare i fantasmi di Hockenheim, fino a chiudere con un vantaggio larghissimo su Hamilton che ha capito in breve tempo che oggi non ce n’era, e anche la pioggia non sarebbe giunta a dargli una mano. La Rossa oggi non aveva rivali. Una vettura strepitosa, eccellente nei tratti veloci e, oggi, performante anche nel settore misto. La Mercedes, invece, con Hamilton, ha cambiato l’incidenza dell’ala anteriore per avere maggiore velocità nei rettilinei, andando però a scapito del secondo settore dove ieri volava. Come se non bastasse la Ferrari ha dimostrato di essere ottima sia con le gomme SuperSoft sia con le Soft, mentre la W09 ha visto un inaspettato calo con le gomme marchiate di giallo che, invece, solitamente le vedono inarrestabili. 

Una gara che Vettel sognava, che il team sperava di vedere, e che i tifosi hanno seguito incrociando le dita. Non vincere oggi, o meglio, arrivare ancora dietro a Hamilton, sarebbe significato gettare quasi la spugna in ottica titolo iridato. La SF71H ha ribadito per l’ennesima volta di essere una ottima vettura, potente e performante, pronta nuovamente a battagliare con i rivali fino in fondo. Incominciando da domenica prossima, nella gara di casa a Monza, tracciato che, per le caratteristiche della vettura di Maranello, sembra davvero ideale. Per Hamilton il secondo posto non va affatto male ma, conoscendolo, sognava il colpo da ko sul rivale diretto. Bene anche il suo compagno Valtteri Bottas che risale fino al quarto posto e annacqua il dispiacere per una partenza dal fondo. Quello che non è riuscito al suo connazionale Kimi Raikkonen costretto al ritiro dopo essere rimasto coinvolto nel “botto” alla Source nel corso della partenza.

Alle loro spalle, ancora una volta, il vuoto. Max Verstappen porta la sua Red Bull all’obiettivo massimo possibile di oggi, il terzo posto, ma la RB14 è lontana, più di quanto lo fosse qualche mese fa, rispetto alle prime della classe. Finisce subito l’avventura di Daniel Ricciardo, che perde l’ala posteriore nell’incidente alla partenza. Ottimo weekend per la Racing Point Force India che, dopo una seconda fila nelle qualifiche di ieri, porta Sergio Perez al quinto posto e Esteban Ocon al sesto, una bocca d’ossigeno dopo le turbolenze a livello gestionale. Gara soddisfacente per la Haas che chiude settima con Romain Grosjean e ottava con Kevin Magnussen, mentre l’incidente al via toglie di scena tanti protagonisti e regala punti a Pierre Gasly, nono, ed a Marcus Ericsson, decimo.

Capitolo a parte per HALO. Il sistema di protezione della testa dei piloti oggi è risultato decisivo per salvare l’incolumità di Charles Leclerc. Il monegasco ha visto molto da vicino la vettura di Fernando Alonso, risultando illeso in una situazione che, senza HALO, poteva diventare davvero drammatica.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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