Seguici su

Formula 1

F1, analisi Test Ungheria 2018: la Mercedes piazza il miglior tempo, ma Raikkonen stupisce con le gomme Soft e sulla distanza

Pubblicato

il

Si è conclusa la due-giorni di test riservati alla Formula Uno sul tracciato di Budapest, ed ora scattano ufficialmente le vacanze per piloti e scuderie. Queste due giornate di lavoro sul tracciato dell’Hungaroring ci hanno regalato diversi spunti, sia per quanto riguarda il presente, sia in ottica futura. Andiamo ad analizzare gli aspetti più importanti messi in mostra sul circuito magiaro.

Dopo l’ottimo tempo fatto registrare ieri da Antonio Giovinazzi, anche oggi la Ferrari, che presentava Kimi Raikkonen, ha completato una giornata intensa e con ottimi riscontri. Il finlandese ha piazzato un eccellente 1:15.649 che sfiora per un solo millesimo il crono fatto registrare ieri dal pilota pugliese. L’aspetto più incoraggiante per la scuderia di Maranello è che “Ice Man” questo tempo lo ha fissato con le gomme Soft, mentre il suo collega lo aveva centrato con le HyperSoft. Un passo in avanti davvero incredibile, con una mescola che, non sempre, ha fatto eccellere la SF71H. Raikkonen nelle otto ore di lavoro odierno ha lavorato sia sulla velocità pura, con ottimi risultati, sia sul passo, inanellando la bellezza di 127 giri per un totale di 556 chilometri. La scuderia con il Cavallino Rampante ha lavorato di fino, su alcuni dettagli, senza preparare rivoluzioni, anche perchè la vettura non ne ha bisogno. Confermare questo progetto e svilupparlo nella giusta maniera farà la differenza in vista del rush finale per il titolo.

Il tempo più veloce di questo mercoledì, e della due giorni di test in generale, però, porta la firma di George Russell su Mercedes. Il britannico, infatti, è sceso a 1:15.575 sfruttando le HyperSoft. Dopo una giornata difficile come quella di ieri, la W09 oggi non ha emesso il minimo balbettio, risultando performante e sicura sul passo. In questa due-giorni il team di Brackley ha cercato di migliorare l’avantreno, con nuove appendici sull’ala anteriore e, contemporaneamente, di lavorare sui problemi riscontrati nelle ultime uscite, ovvero affidabilità del motore e surriscaldamento delle gomme. Le Frecce d’argento hanno già effettuato un notevole sforzo a livello di aggiornamenti nel corso di questa annata, per cui a Budapest non hanno provato novità eclatanti.

Buona giornata anche in casa Red Bull, con Jake Dennis che si è piazzato al terzo posto in 1:17.012 (HyperSoft), a condimento di 111 giri. La RB14 necessita di maggiore potenza e affidabilità, e proprio in questa direzione sta lavorando il team di Milton Keynes. Dopo il miglior tempo di ieri, Antonio Giovinazzi ha cambiato casacca e oggi ha girato con la Alfa Romeo Sauber. Quarto tempo assoluto per il classe 1993 che si è fermato a 1:17.558 (HyperSoft), con 104 giri senza intoppi. La scuderia svizzera conferma di essere in crescita e nel futuro potrà ancora migliorare.

Distacchi notevoli per tutti gli altri. Incominciando dalla Force India che oggi presentava Nikita Mazepin che non è andato oltre l’1:18.377 con HyperSoft ma, il problema maggiore, è stato rappresentato dalle due uscite di pista (in mattinata incidente in curva 11 con conseguente bandiera rossa) che non hanno permesso al russo di compiere più di 45 giri. Il pilota più sostenuto in questo mercoledì è stato, senza alcun dubbio, Robert Kubica. Il polacco ha portato la derelitta Williams al sesto posto con il tempo di 1:18.451 ottenuto con gomme UltraSoft. Queste due scuderie hanno lavorato in ottica 2019 soprattutto sull’aerodinamica all’anteriore. La scuderia inglese, poi, ha chiuso la sessione con ben tre tipi di vernice sparsi sulla propria monoposto per capire al meglio i comportamenti dei flussi d’aria.

Giornata incolore per McLaren e Renault. Gli inglesi hanno visto Lando Norris settimo in 1:18.472 con gomma Soft, ma con appena 70 giri completati, mentre i francesi avevano al volante il russo Artem Markelov che, con HyperSoft, si è fermato ad oltre 3 secondi da Raikkonen. 99 giri per lui, ma la sensazione che la sua vettura non sia riuscita a compiere un passo in avanti in questa due-giorni.

Capitolo a parte per la Toro Rosso che oggi ha visto impegnati ben tre piloti. Pierre Gasly e Brendon Hartley si sono divisi la giornata per quanto riguardava le gomme Pirelli 2019, con 75 giri il primo e 67 il secondo, ma con crono di oltre 4 secondi più lenti di Raikkonen. Giornata intera, invece, per Sean Gelael che ha chiuso 110 tornare ma con un 1:19.046 con HyperSoft come migliore prestazione.

A questo punto le scuderie sono pronte per il rompete le righe e potranno riposarsi prima dell’incandescente rush finale che ci separa dal GP di Abu Dhabi di fine novembre. Si tornerà in pista, come consuetudine, nell’ultimo fine settimana di agosto per il GP del Belgio che anticiperà, di una sola settimana, la gara di Monza. La Ferrari presenterà il nuovo motore per quella doppietta, e anche in questi due giorni ha voluto lavorare sulla potenza pura, per non subire un doppio ko come successe un anno fa.

 

CLICCA QUI PER LEGGERE TUTTE LE NOTIZIE SULLA FORMULA UNO





alessandro.passanti@oasport.it

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

FOTOCATTAGNI

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità