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F1, GP Italia 2018: prevendite in calo a Monza. Sticchi Damiani: “Il passivo attuale non è sostenibile”

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Non si sorride a Monza guardando le prevendite del prossimo GP d’Italia (2 settembre), quattordicesimo appuntamento del Mondiale 2018 di Formula Uno. I dati in calo rispetto all’anno scorso sono ascrivibili alla classifica attuale del campionato: Lewis Hamilton (Mercedes) davanti a tutti, con 24 lunghezze di vantaggio su Sebastian Vettel. La doppietta del britannico (Germania-Ungheria) ha avuto effetti nefasti non solo sull’umore della scuderia di Maranello ma anche sui tifosi della Rossa, scettici sull’esito finale della lotta iridata.

Una giustificazione che non viene da un supporter del Cavallino Rampante ma da Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Aci e azionista di riferimento del round brianzolo. Intervistato da Andrea Cremonesi della Gazzetta dello Sport, il n.1 di Aci ha infatti dichiarato: “Un anno fa Vettel era andato in vacanza da leader iridato, ora si trova nel ruolo di inseguitore. Il mio augurio che avvenga esattamente il contrario di 12 mesi fa, quando da Monza in poi la Mercedes prese il largo“, ha sottolineato il dirigente italiano.

Situazione economica preoccupante quella di Monza visto il bilancio in passivo e, considerando le difficoltà di circuiti storici come Hockenheim e Silverstone, la permanenza nel calendario non è affatto scontata, tenendo conto che il contratto con Liberty Media scadrà tra un anno: “Con Chase Carey (n.1 del Circus ndr.) ci siamo già incontrati ma non posso ancora dire quando si potrà formalizzare il rinnovo. Noi abbiamo chiuso con un forte passivo l’anno scorso e pure il bilancio di quello 2018 non sarà differente, è chiaro che una situazione di questo genere non è sostenibile. L’Aci è pronta a fare la propria parte ma non a qualsiasi condizione”, ha precisato Sticchi Damiani che ha aggiunto: “Ci sono dei nodi da sciogliere legati ad un’estensione temporale dell’impegno della Regione Lombardia e alla definizione del ruolo del Consorzio del Parco di Monza. Carey mi ha sempre ripetuto che non è pensabile un Mondiale senza Monza; noi sottolineiamo l’unicità del nostro impianto che tra 4 anni festeggerà i 100 anni. Insomma a parole siamo tutti d’accordo, vediamo se lo saremo nei fatti“.

Situazione ancora tutta da chiarire dunque e, a questo punto, l’organizzazione punterà anche su un risultato sportivo favorevole al Cavallino per attirare l’attenzione degli appassionati e invertire il trend.

 

 





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