Formula 1
Fernando Alonso lascia la F1: un pilota veloce con un carattere complicato
E così Fernando Alonso lascia il mondo della Formula Uno. Dopo 17 anni di militanza, due titoli mondiali con la Renault, tre volte vice campione del mondo con la Ferrari, con 32 vittorie, 22 pole e 97 podi in totale, lo spagnolo ha preso la sua decisione. Questo sarà l’ultima stagione dell’iberico nel Circus, sotto l’insegna della McLaren. E che cosa resta del campione asturiano?
L’immagine di un pilota speciale, affamato di successo in pista, e con un carattere, a volte, troppo focoso. La voglia di vincere che lo aveva portato a due iridi nel 2005 e nel 2006, successivamente aveva rappresentato un ostacolo, forse, sia in McLaren (con Lewis Hamilton) e sia in Ferrari. Polemiche e spaccature nelle quali, vuoi o non vuoi, Fernando si è sempre trovato. Un po’ come ammesso da Felipe Massa, suo compagno di squadra ai tempi della Rossa, il limite di Alonso è stato proprio questo: riuscire a trovare un equilibrio all’interno di un team. In un Circus nel quale anche il fattore comunicativo ha il suo peso, probabilmente Nando non è stato perfetto, non suggellando la sua grande velocità in pista su cui poco si può dire.
Ora però per lui la F1 è un capitolo chiuso e si apre l’obiettivo “Tripla Corona“. Dopo aver vinto la 24 Ore di Le Mans quest’anno con la Toyota, il target è possibile e il suo probabile arrivo nella IndyCar potrebbe chiudere il cerchio, puntando alla 500 Miglia di Indianapolis. In una categoria con tanto agonismo e poca “politica”, l’iberico potrebbe trovarsi bene perché il suo essere pilota è questo, senza compromessii. Aspetti che, probabilmente, non lo hanno favorito nelle scelte delle squadre nel recente passato, ma ormai siamo ai titoli di coda.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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