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Ginnastica, Europei 2018: Finali di Specialità, chi vincerà le medaglie? L’analisi gara per gara, tra favorite e outsider

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Oggi si concludono gli Europei 2018 di ginnastica artistica femminile con le spettacolari Finali di Specialità. All’SSE Hydro di Glasgow verranno messi in palio i titoli sui quattro attrezzi, le migliori otto ginnaste delle qualifiche si daranno battaglia per la conquista delle medaglie. Si preannuncia grande spettacolo per una chiusura pirotecnica, analizziamo nel dettaglio le gare in programma.

 

VOLTEGGIO:

Le qualifiche ci hanno regalato una sorpresa inattesa: Boglarka Devai. L’ungherese ha fatto saltare il banco con un Cheng fenomenale e guida la classifica parziale ma la magiara non si è mai trovata in carriera nella posizione della grande favorita della vigilia: riuscirà a replicare il salto di giovedì e a mettere tutte le avversarie in scacco matto?

La francese Coline Devillard si presenta da Campionessa in carica e ha il secondo punteggio di qualifica: la transalpina riuscirà a confermarsi sul trono dopo la sorpresa di Cluj-Napoca? In lotta per le medaglie anche le russe Angelina Melnikova e Liliia Akhaimova, sicuramente meno accreditate di Devai e Devillard ma in grado di mettersi al collo il bronzo. La rumena Denisa Golgota e l’olandese Tisha Volleman possono essere la grande sorpresa, la slovena Teja Belak proverà ad agguantare quel podio che insegue da una vita intera, la tedesca Sarah Voss completa il parterre.

 

PARALLELE ASIMMETRICHE:

Sulla carta doveva essere tutto facile per Nina Derwael e invece la belga dovrà sudare parecchio se vorrà confezionare il bis. La Campionessa d’Europa si distingue sempre per l’eleganza e l’unicità del suo esercizio, è sempre molto precisa e non sbaglia quasi mai ma in qualifica ha chiuso al secondo posto (14.400). La capitana delle Yellow Tigers, ieri a riposo visto che la sua Nazionale ha rinunciato alla finale a squadre, è chiamata a una battaglia serrata con Jonna Adlerteg, rediviva dopo cinque anni di assenza quasi totale.

La svedese vinse l’argento continentale nel 2013 poi diversi infortuni e problemi fisici l’hanno chiamata fuori dal circuito prima di questo rientro stellare. La scandinava riuscirà a confermare il risultato di giovedì? La lotta per il podio è davvero apertissima, forse come mai era successo sugli staggi. La russa Uliana Perebinosova ha ribadito di essere una specialista nata come si era visto tra le juniores, l’infinita tedesca Kim Bui è sempre in grado di piazzare la zampata, Angelina Melnikova può fare saltare il banco se riuscisse a essere perfetta, la francese Juliette Bossu sembra una predestinata. A completare il parterre l’altra transalpina Lorette Charpy e la britannica Kelly Simm, possibili outsider.

 

TRAVE:

Si preannuncia la solita roulette, le cadute sono sempre dietro l’angolo e il risultato può riservare diverse sorprese rispetto ai pronostici della vigilia. Sono presenti la Campionessa del Mondo (la tedesca Pauline Schaefer, seconda con 13.500 in qualifica) e la Campionessa Olimpica (l’olandese Sanne Wevers, quarta con 13.366): sulla carta si profila un duello spaziale ma la rivelazione del turno eliminatorio è stata Nina Derwael. La Campionessa d’Europa alle parallele guida con 13.500 ma salirà sull’attrezzo dopo la gara sugli staggi da cui sicuramente dipenderà anche l’esito di questa prova.

La specialista francese Marine Boyer insegue un nuovo podio continentale. Possibile rivelazione? La svizzera Ilaria Kaeslin, addirittura terza in qualifica. Può dire la sua la francese Melanie De Jesus, punto interrogativo sulla belga Maelysse Brassart e poi c’è l’infinita greca Vasiliki Millousi, tornata appositamente per agguantare l’ennesima finale continentale a 34 anni.

 

CORPO LIBERO:

Si chiude in bellezza con l’avvincente testa a testa tra Angelina Melnikova e Melanie De Jesus: la russa cerca il bis consecutivo al quadrato, la francese vuole il primo oro continentale della carriera. Grande artisticità ed espressività contro acrobatica pura, due scuole a confronto per la supremazia nella specialità. Le avversare non sembrano essere all’altezza delle due big (salvo clamorosi errori). Lotta per il bronzo apertissima: la belga Axelle Klinckaert e la britannica Georgia-Mae Fenton vogliono il podio, la rumena Denisa Golgota cerca una gioia per un movimento allo sbando. Da non sottovalutare l’eleganza dell’olandese Celine Van Gerner, grandi incognite sull’inattesa svedese Jessica Castles e poi c’è la nostra Martina Basile che al primo Europeo da senior ha subito strappato l’accesso a un atto conclusivo. La romana vuole onorare l’impegno e se confezionasse l’esercizio perfetto…

 





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