Artistica
Ginnastica, Europei 2018: la Francia vola, Italia fuori, Melnikova splende, Adlerteg-Derwael show. Tra conferme e sorprese, analisi qualifiche
Le qualifiche degli Europei 2018 di ginnastica artistica hanno regalato qualche conferma e alcune sorprese in una giornata emozionante all’SSE Hydro di Glasgow ma con un livello tecnico mediamente non eccellente, salvo alcuni lampi. Le troppe assenze hanno messo in difficoltà le varie formazioni e anche lo spettacolo ne ha risentito sotto il profilo agonistico. Analizziamo la situazione più da vicino.
SQUADRE – La Francia ha fatto saltare il banco e ha conquistato il primo posto grazie a una prova compatta di squadra, con solo due under 13 (Charpy e Boyer al corpo libero). Spiccano la solidità alle parallele, i due salti al volteggio di Coline Devillard e la costanza di Melanie De Jesus Dos Santos. Le transalpine rifilano 2.5 punti di distacco alla Russia che paga due cadute alla trave e una al corpo libero oltre ad imprecisioni varie: Angelina Melnikova ha dato tutta se stessa ma in finale serviranno delle buone prove anche di Akhaimova, Alekseeva e Simakova per confermarsi sul trono.
La Gran Bretagna nonostante le assenze delle sorelle Downie e di Claudia Fragapane ma con Simm e Kinsella sul pezzo ha strappato un quarto posto prezioso alle spalle del sorprendente Belgio di una fantastica Nina Derwael, in lotta per l’oro sia alle sue parallele che alla trave. Italia e Romania si leccano le ferite e sono fuori dalla finale: le gialle per la prima volta nella storia, le azzurre dopo 22 anni dall’ultima mancata qualificazione. Discreta l’Olanda nonostante la trave sottotono della Campionessa Olimpica Sanne Wevers, l’Ungheria si salva con tre volteggi stellari (Boglarka Devai super), sorprendono Spagna e Ucraina che entrano tra le migliori otto sfruttando i passi falsi altrui.
VOLTEGGIO – Il Cheng di Boglarka Devai ha fatto saltare il banco, l’ungherese ha mandato in confusione tutte a partire dalla francese Coline Devillard che difende il titolo. Lotta aperta per il bronzo tra le varie Melnikova, Akhaimova, Golgota, Volleman, Belak, ma livello non eccelso: Sofia Busato poteva giocarsela…
PARALLELE ASIMMETRICHE – Le due fiammate delle qualifiche le abbiamo avute proprio sugli staggi: prima la svedese Jonna Adlerteg con il 14.600 piazzato in mattinata, poi il 14.400 della belga Nina Derwael. Due esercizi davvero molto belli sotto il profilo stilistico, confezionati dalla Campionessa d’Europa in carica e dell’argento continentale 2013 che è tornata al top dopo tanti problemi fisici. Risponde presente l’infinita tedesca Kim Bui, la russa Uliana Perebinosova conferma quanto fatto vedere tra le juniores, ma attenzione anche alle francesi Bossu e Charpy. Rimane fuori Melanie De Jesus con grande sorpresa.
TRAVE – Sanne Wevers e Marine Boyer sbagliano tantissimo da grandi favorite della vigilia, ma si salvano rispettivamente con quarto e quinto punteggio (13.366 per entrambe). La Campionessa Olimpica ha commesso troppi sbilanciamenti, la transalpina ha toccato anche la trave con le mani. Nina Derwael sorprende tutti su questo attrezzo, Pauline Schaefer ai vertici da Campionessa del Mondo (13.500, pari con la belga). In finale può succedere di tutto e così anche la sorprendente svizzera Ilaria Kaeslin (addirittura terza, 13.400) e l’infinita greca Vasiliki Millousi potrebbero giocarsela al pari della transalpina Melanie De Jesus e della belga Maellyse Brassart.
CORPO LIBERO – Angelina Melnikova sempre ai vertici da Campionessa in carica, Melanie de Jesus la tallona, poi gara apertissima per il bronzo. Schema molto delineato al quadrato dove rivedremo anche la nostra Martina Basile, settima con 13.100 e pronta a giocarsi il suo primo atto conclusivo: può lottare con Klinckaert, Fenton, Golgota e Castles per un sogno, ma sarebbe davvero un’impresa incredibile.
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