Artistica
Ginnastica, Europei 2018: l’Italia guarda al futuro, che dominio coi giovani. Ma le zero medaglie dei seniores per il terzo anno…
L’Italia ha concluso gli Europei di ginnastica artistica senza medaglia tra i seniores per il terzo anno consecutivo: è dal bronzo conquistato da Albero Busnari al cavallo con maniglie con 2015 che manchiamo l’appuntamento col podio, l’ultimo oro è datato 2014 quando Vanessa Ferrari piazzò una delle sue zampate imponendosi al corpo libero. Non c’erano grandi aspettative attorno alle nostre due Nazionali maggiori, arrivate a Glasgow con qualche assenza di troppo dovuta a degli infortuni soprattutto al femminile dove erano assenti Lara Mori, Martina Maggio, Desiree Carofiglio, Sara Ricciardi oltre alle veterane di lungo corso. In gara poi si è fatta male anche Sofia Busato (poteva giocarsela al volteggio) e così il bilancio azzurro parla di 2 finali con la squadra (le ragazze però da ripescate per rinuncia del Belgio) e 1 finale di specialità (Martina Basile al corpo libero).
Chiedere di più alle donne era davvero impossibile. Il quintetto di Enrico Casella ha davvero dato l’anima, in situazioni complicate è riuscito comunque a dire la sua concludendo in sesta posizione, anzi nell’atto conclusivo abbiamo recuperato prontamente dopo due cadute iniziali e il cuore non è mai mancato. Giada Grisetti, Francesca Noemi Linari, Caterina Cereghetti e Martina Basile hanno fatto il loro, anzi la romana ha agguantato un’eccellente top 5 al quadrato da cui guardare al futuro con ottimismo. Diverso il discorso al maschile dove ci si aspettava almeno la finale agli anelli da parte di Marco Lodadio e dove in finale a squadre abbiamo sbagliato troppo (lo zero di Andrea Russo al volteggio è pesato tantissimo).
L’Italia però può guardare con fiducia verso le Olimpiadi di Tokyo 2020 visti i risultati eccezionali ottenuti dagli juniores. A Glasgow, infatti, abbiamo conquistato addirittura 7 ori con i più giovani, segno di un movimento che sta lavorando bene e che vuole salire ai vertici nei prossimi anni. Soprattutto al femminile dove abbiamo una squadra eccezionale, già pronta per il passaggio alla categoria seniores, il prossimo anno saranno già in pedana ai Mondiali per conquistare il pass a cinque cerchi. Giorgia Villa ha vinto il concorso generale individuale, ha trionfato anche alla trave, è completa ed eccelle al volteggio e sugli staggi. Le sorella Asia e Alice d’Amato sono al top tra tavola e parallele asimmetriche, Elisa Iorio è molto completa: il quartetto della classe 2003 punta davvero in alto. Il successo con la squadra dopo aver sconfitto la corazzata Russia rimarrà per sempre nella storia.
Al maschile siamo andati altrettanto bene con Nicolò Mozzato che si è imposto nell’all-around e alla sbarra, Edoardo De Rosa ha conquistato il cavallo, Ares Federici bronzo al volteggio, è arrivato anche il bronzo con la squadra completata da Yumin Abbadini e Lay Giannini. I ragazzi dovranno lavorare tanto anche per formare il fisico in vista del passaggio tra i grandi, sicuramente la situazione è più complicata rispetto al femminile ma ci sono le prime luci dopo la mancata qualificazioni alle Olimpiadi di Rio 2016 che è pesata tantissimo su tutto il movimento.
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