Artistica
Ginnastica, Europei 2018: l’Italia maschile cerca una lunga risalita, c’è la finale a squadre ma Marco Lodadio va out agli anelli
Non c’erano grandi aspettative attorno all’Italia maschile agli Europei 2018 di ginnastica artistica che si stanno disputando all’SSE Hydro di Glasgow, impianto dove tre anni fa vedemmo sfumare le nostre chance di qualificazione alle Olimpiadi di Rio 2016 al termine di un Mondiale davvero deludente e che segna ancora adesso l’anno zero del nostro movimento. Non è facile rialzarsi da quella botta, siamo nel pieno di un ricambio generazionale e si fatica a decollare nuovamente, bisogna macinare strada centimetro dopo centimetro ma intanto è da accogliere con favore la qualificazione alla finale a squadre: siamo tra le migliori otto del Vecchio Continente, ci siamo lasciati alle spalle buone formazioni come Olanda, Israele e Ucraina (pur priva del fenomeno Verniaiev) e questo è un punto di partenza per il futuro.
Gli azzurri hanno avuto qualche passaggio a vuoto tra sbarra e parallele ma grazie a una gara nel complesso solida sono riusciti a raggiungere l’obiettivo che si erano prefissati alla vigilia. Tutti si aspettavano però un numero da Marco Lodadio, partito quantomeno per raggiungere la finale agli anelli e anche con l’obiettivo di provare a lottare per le medaglie contro una concorrenza spietata. Il romano, invece, non è riuscito ad andare oltre una insoddisfacente 14esima posizione con 14.366 punti, un risultato al di sotto delle sue potenzialità perché questo ragazzo ha già dimostrato ottime cose nelle gare internazionali e ha sempre sfiorato l’accesso all’atto conclusivo negli appuntamenti più importanti: proprio per questo motivo ci si aspettava da lui la top eight per cui serviva un 14.666, punteggio assolutamente alla sua portata per quanto messo in mostra nelle ultime stagioni.
Il 26enne avrà sicuramente altre occasioni in futuro ma è un peccato che non sia riuscito a dimostrare il proprio tasso tecnico già durante questa rassegna continentale. Domani si ritorna in pedana per disputare la Finale a squadre con l’obiettivo magari di migliorare l’ottava posizione: servirà una prova di grande carattere da parte di Andrea Russo, Tommaso De Vecchis, Marco Sarrugerio, Ludovico Edalli e Marco Lodadio nella gara che dovrebbe essere dominata dalla Russia davanti alla Gran Bretagna. La rinascita riparte da qui a piccoli passi, sperando che gli juniores riescano a regalarci qualche risultato importante.
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