Golf
Golf, Europei 2018: Lorenzo Gagli e Guido Migliozzi a caccia del podio contro i britannici, chance anche per Laporta e Tadini
L’Italia si gioca due carte da podio nel golf agli European Team Championships 2018. Da mercoledì 8 a domenica 12 agosto, ben 16 coppie si daranno battaglia sul percorso par 72 del Gleneagles PGA Centenary Course di Glasgow (Scozia) all’interno di un format che promette spettacolo ed emozioni. Le coppie, infatti, saranno suddivise in 4 gruppi composti ciascuno da 4 componenti e soltanto la prima classificata di ogni girone avrà accesso alle semifinali che di fatto apriranno la strada verso le medaglie nell’ultima decisiva giornata di gare.
L’Italia si presenterà alla competizione con ben due coppie, entrambe altamente competitive per un piazzamento di grande prestigio. Quella sulla carta più affiatata e dotata di classe a sufficienza per puntare al podio è quella composta da Lorenzo Gagli e Guido Migliozzi, due giocatori che hanno già dimostrato a più riprese di disporre di talento a sufficienza per ambire ad un grande risultato. Gagli è tornato nel circuito dell’European Tour e ha già dimostrato di poter competere ad armi pari con i migliori, seppur con alti e bassi nel corso della sua avventura. Il suo carisma potrebbe rivelarsi essenziale per trainare Migliozzi, uno dei prospetti futuri più interessanti del golf italiano, che però potrebbe pagare dazio al cospetto di atleti già abituati ai grandi palcoscenici. L’affiatamento dei due azzurri, però, potrebbe rivelarsi un’arma importante per puntare al podio, obiettivo a cui potrebbero ambire anche Francesco Laporta e Alessandro Tadini, che hanno spesso ben figurato nei tornei italiani e proveranno a far saltare il banco in Scozia. Gli avversari più temibili per le due coppie azzurre, in ogni caso, restano i britannici, che potrebbero trovare ulteriore supporto dall’opportunità di giocare in casa.
Callum Shinkwin e Lee Slattery, in particolare, rappresentano la coppia da battere, forti di un rendimento da veterani nell’European Tour e di un talento indiscusso che li rende quasi inarrivabili se dovessero imbeccare la classica giornata di grazia. Ma anche Rhys Enoch e Charlie Ford dispongono di qualità a sufficienza per puntare in alto, al pari di Connor Syme e Liam Johnston e degli spagnoli Pedro Oriol e Scott Fernandez. La concomitanza con il PGA Championship, in ogni caso, ha escluso di fatto i big da un torneo aperto a qualsiasi pronostico. Il format della gara prevede tre giornate all’insegna dei fourball, in base ai quali viene calcolato di volta in volta il colpo migliore tra quelli effettuati dai componenti della coppia, mentre le semifinali e li finali, in programma domenica 12 agosto, saranno disputate con i foursome, ossia i colpi alternati fra i componenti della coppia fino all’imbucata. L’Italia, dal canto suo, ha tutta l’intenzione di acciuffare il podio. E non è da escludere che gli azzurri possano cingersi il collo con il metallo più prezioso.
mauro.deriso@oasport.it
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Foto di Valerio Origo