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Golf, PGA Championship 2018: Gary Woodland al comando dopo il primo giro! Francesco Molinari soffre e poi si esalta. E’ in lotta per vincere!

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Lo statunitense che non ti aspetti al comando al termine del primo round del PGA Championship 2018, quarto Major stagionale in corso di svolgimento sul percorso par 70 del Bellerive Country Club di Town and Country, nel Missouri. Gary Woodland guida la classifica con un giro in 64 colpi, contraddistinto da un bogey alla buca 1 e da ben 6 birdie nelle ultime 11 buche della prima tornata.

L’atleta made in USA è riuscito a domare al meglio le insidie di un circuito tutt’altro che agevole per i giocatori in gara, lasciandosi alle spalle il connazionale Rickie Fowler, veterano che finora non è mai riuscito a centrare la vittoria in un torneo dello Slam. Fowler ha commesso l’unica sbavatura alla buca 16 con un bogey che non gli ha permesso di restare a contatto con Woodland, ma il suo giro in 65 colpi (-5) lo pone ugualmente in seconda posizione ad una sola lunghezza dalla vetta e con un colpo di vantaggio sulla coppia composta dallo statunitense Zach Johnson e dal sudafricano Brandon Stone, entrambi a quota -4 e attualmente sul podio.

Sono ben 11, invece, i giocatori che hanno completato il primo giro con 3 colpi sotto il par e tra questi ci sono alcuni potenziali favoriti per la vittoria: si tratta del numero 1 del ranking, Dustin Johnson, che guida una pattuglia statunitense formata anche da Austin Cook, Pat Perez, Brian Gay, Stewart Cink, Ollie Schniederjans e Kevin Kisner, a cui si aggiungono l’australiano Jason Day, ex leader del ranking, il talentuoso belga Thomas Pieters e i due esperti inglesi Ian Poulter e Justin Rose. Una pattuglia decisamente folta, alle spalle della quale c’è sornione l’italiano Francesco Molinari, autore di un giro solidissimo in 68 colpi (-2) e capace di resistere ai tentativi di fuga degli avversari, restando in piena corsa per la vittoria finale dopo il trionfo nel British Open 2018.

Molinari è partito male nel primo round con un bogey alla 5 e un double bogey alla 6, ma ha mantenuto i nervi saldi e si è sbloccato con un birdie alla 8, preludio ad altri 4 birdie nella seconda metà del round, grazie ai quali si è issato fino al 16° posto in compagnia, tra gli altri, dello spagnolo Jon Rahm, del giapponese Hideki Matsuyama e dell’australiano Marc Leishman. Resta un gradino più indietro, al 32° posto, lo statunitense Justin Thomas, detentore del trofeo, che ha concluso la tornata con un colpo sotto il par e condivide la posizione in classifica con Brooks Koepka, vincitore delle ultime due edizioni dello US Open.

In linea col par, invece, c’è Tiger Woods, partito a razzo con due birdie alla 1 e alla 8 e poi incappato in un bogey e un double bogey tra la 10 e la 11, prima di porre parzialmente rimedio con un fantastico birdie alla 8 che gli ha consentito di insediarsi al 47° posto insieme al nordirlandese Rory McIlroy, allo spagnolo Sergio Garcia e al connazionale Bubba Watson. Saranno costretti ad inseguire, infine, gli statunitensi Jordan Spieth, 61° a quota +1, e Patrick Reed, 82° con 2 colpi sopra il par. Ma entrambi hanno classe da vendere per provare ad evitare il taglio e rimontare fino alle prime posizioni.





mauro.deriso@oasport.it

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Foto di Pier Colombo

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