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Golf, PGA Championship 2018: il percorso e le 18 buche ai raggi X

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Sarà il Bellerive Country Club ad ospitare la 100^ edizione del PGA Championship, quarto Major stagionale che andrà in scena tra giovedì 9 e domenica 12 agosto. Il prato verde di Town and Country, nel Missouri, sarà il teatro dell’ultimo torneo dello Slam del 2018, che vedrà la partecipazione di un autentico parterre de rois, che include anche l’italiano Francesco Molinari, straordinario protagonista due settimane fa con la vittoria nel British Open 2018. Il Bellerive Country Club fu fondato nel 1897 da alcuni sportivi di St. Louis in cerca di un luogo in cui praticare golf e altre discipline. Il par 71 del Missouri ha ospitato in passato anche lo US Open 1965 e il PGA Championship 1992 e per la terza volta nella storia sarà il teatro di un torneo dello Slam. Analizziamo, pertanto, le 18 buche ai raggi X:

Buca 1 (par 4, 425 yards): un par difficile con ampie possibilità di bogey alla prima buca del percorso, in cui trovare il fairway sarà impresa decisamente complessa e i bunker rappresentano insidie da non sottovalutare.

Buca 2 (par 4, 410 yards): in questa buca sarà fondamentale pescare il fairway dal tee per poter giocare con aggressività il secondo colpo e puntare al birdie.

Buca 3 (par 3, 148 yards): il rischio di finire in acqua è elevato, ma le insidie non sono molte in questo par 3 che si presta al birdie e, in condizioni particolari, persino alla hole-in-one.

Buca 4 (par 4, 521 yards): un par 4 con l’estensione di un par 5 per una buca che presenta svariate insidie e il rischio di finire in corridoio o in bunker. Centrare il fairway sarà fondamentale per evitare bogey e double bogey.

Buca 5 (par 4, 471 yards): proiettarsi sul lato sinistro senza finire in bunker potrebbe rivelarsi utile per centrare il birdie, ma i due grandi bunker di protezione alla parte anteriore della superficie d’appoggio rappresentano insidie notevoli per i giocatori.

Buca 6 (par 3, 213 yards): in occasione dello US Open 1965 questo par 3 fece registrare la media di 4.03 colpi, un disastro per il parco giocatori. E il green da allora è stato persino accorciato…

Buca 7 (par 4, 394 yards): il par 4 più breve dell’intero circuito consente molte chance di birdie. Ma sarà necessario centrare il fairway dal tee, altrimenti si rischia di impiegare 5 o più colpo per andare in buca.

Buca 8 (par 5, 610 yards): la rimozione del bunker sul lato sinistro del fairway consentirà ai giocatori di essere più aggressivi. Ampie possibilità di birdie in una buca potenzialmente fondamentale per chi vuole prendere quota.

Buca 9 (par 4, 433 yards): l’approccio in salita al green rende pressoché impossibile prendere bene le misure. Questa buca si presta più di ogni altra al bogey. E un par sarebbe manna dal cielo.

Buca 10 (par 4, 508 yards): in questa buca occorre centrare subito il fairway per proiettarsi nel green al secondo colpo evitando un insidioso bunker.

Buca 11 (par 4, 355 yards): il vento da sud-ovest e l’approccio in discesa potrebbero indurre molti giocatori a tentare un colpo ad effetto. Ma guai a rischiare troppo altrimenti si rischia un grave errore.

Buca 12 (par 4, 452 yards): nel 1992 Nick Price con un birdie favoloso si proiettò verso la vittoria del PGA Championship. Se si riesce a tenere la pallina lontana dai bunker sul lato sinistro del fairway, il birdie e persino l’eagle sono possibili.

Buca 13 (par 3, 180 yards): pendenze e creste sul green imporranno ai giocatori di fare un giro sulle “montagne russe” per imbucare.

Buca 14 (par 4, 413 yards): questa è la prima buca del leggendario “The Ridge”. un green infinito offre la vista più spettacolare dell’intero percorso. Sarà agevole avvicinarsi al green, più difficile sarà imbucare.

Buca 15 (par 4, 495 yards): qui The Ridge inizia a palesare le sue difficoltà con un par 4 con grandi bunker frontali che richiedono la necessità di giocare il secondo colpo dal fairway per evitare di incappare nel bogey.

Buca 16 (par 3, 237 yards): i bunker che giacciono sotto la parte inferiore del green rappresentano un’insidia notevole. Uscire dal The Ridge in linea col par sarebbe un grande affare per tutti.

Buca 17 (par 5, 597 yards): due possibili approcci dal tee per un par 5 spettacolare. Se il tee viene spostato verso l’alto, sarà possibile raggiungere il green anche in due colpi.

Buca 18 (par 4, 457 yards): una buca che non garantisce molti vantaggi né grandi rischi e torna utile a chi ha un colpo da difendere. Fondamentale sarà centrare il fairway per tentare il birdie o cercare un colpo in linea col par.





mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Twitter PGA Championship

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